Pjanic vs Zeman, nuovo episodio: “Vuole sempre buttare palla avanti, a me piace giocarla”

Zdenek Zeman, allenatore del Cagliari dal luglio 2014 (foto: SardegnaSport)

Zdenek Zeman, allenatore del Cagliari dal luglio 2014 (foto: SardegnaSport)

Nei primi mesi di gestione zemaniana al Cagliari abbiamo visto i lanci lunghi di Daniele Conti a trovare gli esterni d’attacco, con (soprattutto) Andrea Cossu ad esibirsi in controlli d’alta scuola. Abbiamo ammirato le verticalizzazioni repentine di Lorenzo Crisetig, specie durante Inter-Cagliari, alla prima da mediano davanti alla difesa. Insomma, il gioco richiesto da Zdenek Zeman ai suoi centrocampisti, fatto di triangolazioni e gioco il più possibile verticale, risoluto nel puntare alla porta con velocità di pensiero ed esecuzione.

Dettami che al forte centrocampista bosniaco della Roma, Miralem Pjanic, non sono mai entrati granché in testa. Arrivato nel 2012 nella Capitale, assieme al boemo, l’ex Lione non aveva legato con l’attuale allenatore del Cagliari, che non ne apprezzava l’eccessivo palleggio sul corto, preferendo schierarlo nel tridente offensivo.

Nicola Murru e Miralem Pjanic a duello in Roma-Cagliari del 2013

Nicola Murru e Miralem Pjanic a duello in Roma-Cagliari del 2013

“Secondo me Zeman è un bravo allenatore – ha detto Pjanic mercoledì – Forse però voleva un certo tipo di giocatori che non aveva qui. Forse dovevamo giocare in un’altra maniera, perché i giocatori a disposizione facevano un altro tipo di gioco. Lui chiede spesso ai centrocampisti di buttare la palla in avanti, di verticalizzare, sempre. A me piace giocarla come la sento io. Mi sento molto più libero”, ha concluso Pjanic, riportato nella mediana a tre da Rudi Garcia all’inizio della stagione scorsa.

 ”Pjanic è un giocatore di costruzione, nella mia squadra non è ideale per fare il mediano, ha altre qualità dove ci può dare di più”. Così parlava invece Zdenek Zeman ai tempi della militanza romanista, esprimendo come sempre senza peli sulla lingua le sue idee e intenzioni.

Chi aveva e ha ragione? Risultati alla mano, sicuramente Pjanic, visto che dopo l’addio di Zeman è tornato a brillare in giallorosso, con la Roma di nuovo al vertice. Ma il calcio, si sa, non è scienza esatta, bensì è fatto di compatibilità tra uomini e allenatori, tra compagni di squadra, tra calciatori e filosofie. Quella di Zeman non prevedeva Pjanic, che è in buona compagnia fuori dal recinto zemaniano. A Cagliari, tifosi e società, si augurano che non siano troppi gli elementi pronti a fare compagnia alla mezzala ventiquattrenne di Tuzla.

Fabio Frongia

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