Dinamo Sassari-Virtus Bologna, sala stampa – Sacchetti furente: “Oggi mi girano… Salvo solo Devecchi e un altro paio”

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari (foto: Sardegna Sport - Gianluca Zuddas)

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari (foto: Sardegna Sport – Gianluca Zuddas)

Il tecnico della Dinamo Sassari, Meo Sacchetti, arriva in sala stampa per commentare la partita giocata dai suoi contro la Virtus Bologna “Non c’è molto di positivo da dire questa sera, se non l’atteggiamento di Devecchi e un altro paio di persone. Non ho voglia di commentare questa partita di oggi, sto alle vostre domande e basta”. Inevitabile parlare di atteggiamento mentale: “Un atteggiamento molto pericoloso, perché non si può far andare la partita come è andata ad inizio del primo quarto, riprenderla due volte. Non è un atteggiamento da squadra importante, si vede che sotto l’aspetto mentale bisogna crescere. Se qualcuno crescerà bene, altrimenti vorrà dire che giocherà qualcun altro”. La Virtus ha messo in difficoltà una Dinamo opaca: “Sicuramente, ma tutto è dipeso da noi, non si può giocare in maniera altalenante così. I due punti presi sono sempre importanti, ma non devono nascondere la prova odierna. Con sufficienza non si gioca contro nessuno”. Anche Milano ha sofferto ieri: “Ho già le mani piene con i miei, figuratevi cosa mi può interessare di Milano. Faccio i paragoni con i miei e penso alle cose di casa mia. Se mi aspettavo un atteggiamento così? Il problema è che certe volte non si riesce ad entrare nella testa dei giocatori come si vorrebbe. Quando riusciremo a toccare i nervi giusti avremo delle risposte”. E’ piaciuto molto Devecchi: “Ha fatto la sua parte. Si merita lo spazio che gli ho dato, ha fatto quello che sa fare e anche di più in attacco. Le porte sono aperte e a nessuno vengono preclusi minuti…”. Questa gara preoccupa in vista dell’Eurolega? “Devo ancora pensare a questa, ci sono tante cose che mi girano, per stasera penso solo a Bologna, da domani penserò alla Russia”.

Giorgio Valli plaude alla prova dei ragazzi bianconeri: “Partita estremamente difficile contro una formazione che è la più pericolosa in questo momento. Potevamo pagare inizialmente l’impatto con l’atmosfera e il debutto stagionale. In attacco troppi errori banali, giocando in maniera scolastica. Nel secondo tempo da un lato siamo cresciuti, dall’altro abbiamo subito il fisico degli avversari. Non possiamo tirare solo 5 tiri liberi, bisogna essere più velenosi in transizione. Il break del terzo quarto è stato decisivo, perché abbiamo offerto troppe seconde palle a loro, tanti contropiede che hanno spaccato la partita. Non abbiamo avuto il coraggio di tornare sotto, la differenza sostanziale tra le due squadre c’è e la conosciamo tutti. La Dinamo gioca l’Eurolega e per vincere il campionato, noi per salvarci. Ci portiamo in Sardegna una buona prestazione e pensiamo già a domenica, dove contro Capo d’Orlando sarà già uno spareggio-salvezza”. Cosa è stato decisivo nel terzo quarto? “Sicuramente loro hanno accelerato, noi ci siamo spaventati e non siamo andati dentro l’area con i passaggi, cercando invece penetrazioni che non c’erano. Questo ci ha portato a forzare e sbagliare tanto, generando i contropiede e l’entusiasmo dei sassaresi. Sappiamo che non siamo al meglio e che siamo un po’ un cantiere, però ci sono gli elementi per avere fiducia. La zona? Avevamo dei duelli difficili da gestire, ci abbiamo provato, Sassari ha sempre messo i tiri contro la zona, bravi loro”.

David Logan, stella della Dinamo Sassari 2014/2015 (foto: Gianluca Zuddas - sardegnasport.com)

David Logan, stella della Dinamo Sassari 2014/2015 (foto: Gianluca Zuddas – sardegnasport.com)

David Logan è stato sicuramente il migliore in campo, soprattutto in un primo tempo avaro di idee e molto sottotono da parte della Dinamo Sassari. Una vittoria senza sorrisi, in particolare per coach Meo Sacchetti: ”Sicuramente il coach non poteva essere contento perché non abbiamo giocato al 100% e nell’approccio alla partita. Ci può stare perché siamo all’inizio della stagione, sicuramente miglioreremo”. Logan ha preso in mano la squadra da subito, come se si fosse accorto subito che qualcosa non andava: “C’era troppo relax dato dalle due buone partite giocate settimana scorsa. Ci può stare di essere un po’ morbidi nell’approccio, credo che nel secondo quarto si sia visto davvero quello che è il nostro potenziale. Non sono preoccupato”. Adesso si sbarca in Europa: “Ci prepariamo da qui a giovedì a Novgorod, tutte le partite in trasferta in Eurolega sono durissime. Sarà importante cercare di lavorare sulle nostre qualità e sui difetti dei russi, ma sappiamo che andremo in battaglia”.

Così Federico Pasquini sull’approccio alla partita: “La mia idea è che la peggior cosa che ti possa capitare a inizio campionato sia giocare in casa dopo l’impresa che abbiamo fatto. Bologna era la squadra più scomoda, perché sono giovani e con elementi dalle buone mani, senza nulla da perdere. La cosa importante è che quando contava sul serio, negli ultimi 5-6 minuti, abbiamo puntato sulla difesa, ci siamo ancorati ad essa e siamo andati via. E’ evidente che bisogna migliorare, ma bando alle preoccupazioni”.

Simone Fontecchio è stato tra i più positivi, con una bella prova offensiva: “Quando si perde le prestazioni individuali passano in secondo piano. Il mio lavoro è quello di aiutare la squadra a vincere, quando non ci riesco vuol dire che non ho fatto tutto quello che potevo”. Nel primo tempo la Virtus è riuscita a togliere la transizione alla Dinamo Sassari, poi cosa è successo? “Stavamo giocando bene, ragionando in attacco e difendendo aggressivi. Nel terzo quarto abbiamo mollato un attimo e sono scappati via, soprattutto con i contropiede. Abbiamo sbagliato perché, pur sapendo che loro sono dei tiratori di altissimo livello, abbiamo lasciato loro troppo spazio. Ci hanno anche aiutato tirando male, noi abbiamo messo poca pressione. Cosa ci insegna la partita di oggi? Che contro squadre del genere, di prima fascia, non puoi cedere nulla durante i 40′. ”. Domenica si gioca contro Capo d’Orlando, partita che conta molto per la salvezza: “Sono una buona squadra, nessuno va sottovalutato, contro i siciliani ci giochiamo tanto. Una partita fondamentale perché prima pareggiamo in classifica meglio è”.

Matteo Imbrò: “Bisogna rimanere sempre concentrati. Quattro italiani in campo? E’ un buon modo per crescere tutti insieme. La Virtus Bologna ha puntato sul 5+5 per puntare sui suoi italiani, credo che questo quintetto abbia la possibilità di fare bene in certe fasi di gara. La zona? Non è andata molto bene, loro hanno punito sempre e abbiamo dovuto cambiare subito, peccato”. Il pressing, invece, non era andato male: “Ci ha aiutato a rimanere in partita, andando a giocarcela sul corpo a corpo e provando a non farli ragionare. Capo d’Orlando? Vogliamo iniziare bene in casa, dove dovremo costruire la nostra salvezza”.

Eleonora Secchi

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