Torres, parlano Imparato e Pizza. Il terzino: “A Venezia sarà dura”. Il mediano: “Più gioco meglio sto”

Samuele Pizza e Raffaele Imparato in conferenza stampa al "Vanni Sanna"

Samuele Pizza e Raffaele Imparato in conferenza stampa al “Vanni Sanna”

Conferenza stampa alla ripresa dei lavori in casa Torres. Protagonisti Raffaele Imparato e Samuele Pizza, ormai titolari nella squadra guidata da Vincenzo Cosco. “Sono andato vicino a fare un gran bel gol – dice il mediano, riferendosi al miracolo di Offredi nel finale di Torres-Albinoleffe – Siamo tornati in campo con grande voglia. I risultati positivi e le buone prestazioni aiutano a lavorare meglio. Speriamo di fare più punti possibili nelle rimanenti tre partite stagionali (Venezia, M0nza, Cremonese ndr), la più pericolosa penso sia quella di Monza, visto che nonostante i problemi che attraversano il gruppo non molla. E poi potremmo essere un pochino stanchi, giocando di mercoledì (17 dicembre, ore 14.30 ndr)”.

Samuele Pizza è tra quelli che hanno giocato di più. Hai detto a Bottone di affrettarsi o alla società di acquistare qualcuno? “Non sono stanco – risponde Pizza – più gioco e meglio è. Detto ciò, spero che Bottone torni presto a darci una mano”. Maiorino e Baraye, quanto sono determinanti? “Se stanno così, possiamo battere chiunque. Basta coprire bene, noi mediani e i quattro difensori, e loro risolvono le partite con giocate di alto livello”. Cosa è mancato nel periodo che ha portato all’esonero di Massimo Costantino? “Non saprei, posso dire che Cosco ha ripreso da dove aveva lasciato, e attua un gioco più consono alle caratteristiche del gruppo”. Col 4-3-2-1 vi siete trovati meglio? “Sicuramente abbiamo più presenza e tranquillità a centrocampo. I terzini hanno modo di partecipare maggiormente alla manovra, anche se pure col 4-2-3-1 il mister chiede alle catene esterne di lavorare molto”. Ora si va a Venezia: “Troviamo una squadra di spessore, la striscia di sconfitte dalla quale sono reduci rendono il match ancor più difficoltoso”.

Così Raffaele Imparato: “Nell’ultimo periodo ho giocato meno sia per la questione età media sia per scelta tecnica – dice il terzino – Cosco mi sta dando fiducia, al momento non ho reso per quello che mi aspettavo. Sono un destro naturale, non è facile giocare fuori ruolo, ma molti dei miei errori sono dovuti a cali di concentrazione. Giocare fuori posizione non è un problema, giocherei anche in porta. Anche in altre esperienze venivo schierato a sinistra, facendo il quinto. Mister Cosco ha un calcio più propositivo, che richiede un grande lavoro a terzini di gamba come me e Cafiero”. Sul match di Venezia: “Sono una squadra sulla carta molto forte, con ottimo organico. Hanno avuto qualche problema, ma la loro qualità ci può mettere in difficoltà”. Sei stato uno dei primi a sposare il progetto Torres, prima del ripescaggio in Lega Pro. Cosa ti ha spinto a questa scelta? “Personalmente ho un ottimo ricordo della prima esperienza sassarese, conquistai la Nazionale under-20. A Sassari fu il primo anno da professionista. Sono arrivato subito con grande entusiasmo. Il 2006/2007 fu un’annata particolare, eravamo forti ma ci salvammo all’ultima giornata. Ricordo che la gestione Mascia non fu proprio esemplare, a Natale non avevo neanche i soldi per tornare a casa e mi furono dati dall’incasso dell’ultimo match…”.

Mauro Garau

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