D’Agostino (Ebolitana): “Stufo di certi individui, perse quattro mensilità”

L'Ebolitana in campo nell'ultima stagione

L’Ebolitana in campo nell’ultima stagione

Annunciato Roberto Merino Ramirez, centrocampista peruviano classe 1982, la Torres del presidente Daniele Piraino prosegue la sua campagna acquisti per formare la squadra che dovrà onorare la maglia rossoblù nella prossima Serie D. L’ultimo rumor è quello di un possibile, clamoroso ritorno dell’ex direttore sportivo Vittorio Tossi, annunciato nei mesi scorsi e che poi aveva battuto ritirata dopo un primo, negativo approccio con la nuova gestione. Proprio Piraino, però, sarebbe poco convinto dal Tossi-ter, a meno di un accordo particolare sul modus operandi sul mercato da parte dell’ex Nuorese.




Intanto è dei giorni scorsi l’annuncio della collaborazione (non meglio precisata) con la società campana Ebolitana, con sede nella cittadina di Eboli, a 30 km da Salerno. Ex club di Piraino, la cui gestione non ha lasciato memorie scintillanti, nell’ultima stagione ha visto militare tra le sue fila il difensore 31enne Andrea D’Agostino. Il quale, ai microfoni di NotiziarioCalcio.com, si è espresso in termini non certo melensi verso la dirigenza.

“Sono stufo, esattamente come penso lo siano tutti i miei colleghi. Stufo che nel calcio continuino a circolare certi individui, chiamarli persone sarebbe un complimento che non meritano”, ha detto. “Nella stagione appena conclusa – continua a NotiziarioCalcio.com – ero tesserato con l’Ebolitana ed ho perso ben quattro rimborsi spese, quattro mesi di lavoro e sacrifici personali regalati al presidente Fiorentino Reppuccia, al diesse Ramon Taglianetti, al dirigente Giuseppe Bisogno ed anche al Sindaco di Eboli, Massimo Cariello”.




D’Agostino fa nomi e cognomi, e rivendica 4 mensilità. Proprio come fatto nei mesi scorsi da diversi tesserati torresini. “Questi sono i personaggi che ad inizio stagione avevano garantito i miei rimborsi spese, assicurandomi che avrei sempre potuto contare su di loro. Pensare che alcuni di loro sono anche padri di famiglia mi fa gelare il sangue nelle vene. Oltre al momento di crisi economica gli artefici di questa distruzione sono loro, presidenti che non conosco nulla del calcio, figurarsi se riescono a comprendere parole come spogliatoio, direttore sportivo, squadra. Gente che non ha mai calcato un campo di calcio, che non ha mai indossato un paio di scarpette. Dico ciò in ragione del fatto che tali personaggi non solo non conoscono l’amore verso questo sport e questo lavoro, ma hanno anche la presunzione di ergersi a grandi manager allestendo squadre e parlando di calcio quando invece dimostrano coi fatti incapacità e pressapochismo. Purtroppo gli stupidi siamo noi che continuiamo a giocare, ma lo facciamo perché amiamo questo sport che per noi significa lavoro, sacrificio e profonda umiltà. Concetti che dovrebbero guidare tutti coloro che vogliono partecipare all’impresa calcio, se tutto invece va a rotoli è proprio perché il pallone è affidato a personaggi che tutto perseguono fuorché l’interesse collettivo di squadra, tifosi e piazza sportiva”.

Il difensore disegna un quadro desolante. “Ho dovuto fare salti mortali per cercare di andare avanti e mantenere i miei impegni extra-calcistici, per colpa di questi individui la cui unica abilità è ciarlare, campioni di parole al vento, solo chiacchiere su chiacchiere.
Spero che nel calcio dilettantistico cambino le cose, certi individui devono scomparire altrimenti il futuro di questo mondo può solo essere ancor più a tinte fosche. Noi atleti dobbiamo essere tutelati al cento percento come i professionisti, con l’obbligo, e ripeto l’obbligo, di firmare e depositare il contratto in Lega con tasse e contributi da pagare”.

Intanto cambia la sede del ritiro, che partirà il 1° agosto, non a Pattada bensì a Fonni. Una decisione che – si legge in una nota del sito ufficiale – “si è resa necessaria per prevenire qualunque rischio relativo alla condizioni del manto erboso dell’impianto sportivo di Pattada le cui opere di manutenzione, durante il periodo di permanenza della Sef Torres, così come proposte dal concessionario non sono risultate consone alle esigenze del team rossoblù”. Quartier generale presso l’Hotel Cualbu al centro di Fonni con il campo di calcio situato a circa un chilometro di distanza dall’albergo.

virgolettati tratti integralmente da NotiziarioCalcio.com

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