Scelte azzeccate e altre meno, l’analisi sulle maglie del Cagliari 2016/2017

Azzardi, scelte azzeccate e altre meno: l’analisi sulle nuove maglie targate Macron

cagliari maglie

Nella rinnovata cornice del Corso Vittorio Emanuele, in pieno centro a Cagliari, sono state presentate ieri le maglie del Cagliari Calcio. Ovvia la soddisfazione davanti ai microfoni, da parte della società e degli sponsor (vecchi e nuovi), in un clima di festa e attesa per la ritrovata Serie A.

Andiamo quindi ad analizzare nei minimi dettagli ogni casacca che Dessena e compagni indosseranno per la stagione 2016/2017.




sauLa maglia Home è come da tradizione rossoblù, e dopo un anno ritorna la corretta disposizione “a quarti”, ovvero con maniche di colori invertiti rispetto all’adiacente “palo” del torace. Persistono comunque i cronici difetti nella prima maglia: il blu della città di Cagliari ogni anno che passa tende sempre di più al nero, mentre il retro continua a non avere i colori invertiti (per intenderci, anche vista di spalle la maglia da tradizione dovrebbe essere rosso-blu e non blu-rosso), seppur due strisce sottili lungo i fianchi di colore opposto spezzano leggermente questa continuità.

La maggiore novità si trova sicuramente nel colletto a polo in maglieria, una soluzione che mancava guarda caso proprio dall’ultimo kit firmato Macron nella stagione 2010/2011, mai adottato invece dalla Robe di Kappa. Un colletto blu navy con bordo rosso che dona eleganza e novità alla divisa, ricordando vagamente le divise degli anni ’90, usate nel periodo di Francescoli e della cavalcata in Coppa UEFA. A completare la divisa i polsini di colore opposto rispetto agli estremi delle maniche, e la scritta CAGLIARI 1920 in bianco nel retro del collo.




All’interno della divisa, nel collo (il cosiddetto “backneck”) è presente un’etichetta recante la scritta “CAGLIARI CAMPIONE D’ITALIA 1969-70” con tanto di scudetto tricolore: un dettaglio di pregio ma che di sicuro minimizza la storia, ormai centenaria, del club. Una maglia quindi gradevole, ma senza virtuosismi. Una produzione di questo tipo è tipica di un’azienda che subentra, puntando sul classico per “tastare il campo” e sondare i gusti della tifoseria. Per le novità bisognerà attendere almeno la prossima stagione.

Per quanto riguarda gli sponsor, Macron piazza sia il lettering sul petto a sinistra, sia gli “omini a braccia alzate” nelle spalle. Tre invece i partner commerciali: Eva Arredamenti sul retro (sotto i numeri), il marchio istituzionale I.S.O.L.A. e la neo-entrata Birra Ichnusa. Tre marchi sardi che hanno spinto la società a presentare il nuovo catalogo con lo slogan “La maglia più sarda di sempre”. Poco importa che uno dei partner sia di proprietà olandese e che parte della produzione arrivi dalla Valle d’Aosta, e che con l’altro partner la società abbia avuto non pochi problemi in passato (ma questi sono altri discorsi, si spera superati).

A parte ciò, un grande e doveroso plauso va alla società che con cura e raffinatezza ha piazzato i loghi con discrezione, evitando l’”effetto pataccone” (si veda il lavoro di squadre come il Napoli, roba da bambini accompagnati da un pubblico adulto), optando invece per loghi monocolore o il solo lettering nel caso di Ichnusa, anche per evitare di sforare le misure massime dettate dai regolamenti della Lega Serie A.

ionitaLe più grosse novità però arrivano dal kit Away e Third. La maglia da trasferta è anche qui come da tradizione di colore bianco, ma la novità assoluta è la banda rossoblu verticale laterale. Fino ad ora nella storia si erano viste solo una banda orizzontale negli anni Cinquanta e quella diagonale negli anni Sessanta, riproposta sia da Uhlsport che da Kappa in varie forme in tempi recenti. Una scelta pregevole, di ottima fattura e non pronosticata dalle anticipazioni, che subito è piaciuta ai tifosi che assistevano alla presentazione. Un dettaglio bello e appariscente che però rischia di offuscare l’altra caratteristica della divisa, ovvero il colletto alla coreana allungato, rossoblù e richiamante all’iconica divisa dello Scudetto.

Altra novità rispetto alla home è la presenza dei quattro mori stampati con la tecnica “embossing” sotto lo stemma societario, una sorta di effetto a rilievo traslucido nascosto sotto però dal crest, grazioso nella realizzazione ma ridondante nel complesso. Nel complesso quindi la maglia è molto buona, la migliore del lotto, ma paradossalmente ci sono fin troppi dettagli che rendono relativamente pesante il tutto. In ogni caso a prima vista il pubblico ha gradito e scommettiamo che sarà la più venduta negli store. Per quanto riguarda gli sponsor, anche qui notevole la scelta di decentrare i marchi per non intaccare la banda verticale. In tempi in cui gli sponsor e i soldi hanno precedenza su tutto, è una scelta di stile perfettamente azzeccata.

padoinCiò non si può dire per la terza maglia. Il modello in sé è identico alla Away, banda verticale esclusa: dettagli maggiori e minori invece sono i medesimi. A fare notizia è infatti la colorazione. Una Third di colore verde fluo che ha lasciato alquanto sorpresi negativamente i fans rossoblu. I “leak” avevano previsto una maglia verde, ma non di certo di questa tonalità, e i mugugni all’uscita di Padoin con la nuova colorazione addosso lo hanno testimoniato. Solo la comicità di Massimiliano Medda ha provato a fatica a strappare un sorriso ai tifosi, ma con scarso successo. Sia chiaro, le leggi del marketing sono indecifrabili e i gusti totalmente personali, magari si scoprirà essere la maglia più venduta da qui a fine stagione.

Dal punto di vista “storico” anche qui possiamo certamente dire che il colore verde fluo è un inedito, la tradizione cagliaritana si troverà soltanto nei commenti “scaramantici” dei tifosi sotto l’ombrellone con la classica domanda: sarà portafortuna come la “Rossa Macron” o menagramo come le gialle, arancioni e varianti affini degli anni Duemila? Ai posteri e al campo l’ardua sentenza…

Per finire, accenno sul look dei portieri. Storari ieri ha presentato una divisa particolare scelta personalmente da lui con tutti i colori societari presenti: corpo principale blu navy, banda orizzontale all’altezza dello stemma societario bianca e spalle rosse. Tale colorazione molto probabilmente non consentirà il suo utilizzo con la maglia di casa rossoblù, ma il sito Macron annuncia che un’altra versione totalmente nera con dettagli rossoblù è presente in catalogo come alternativa.

Fabio Frongia

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