Cagliari, Rastelli: “Vogliamo rendere felici i nostri tifosi”

Il Cagliari si prepara al debutto stagionale al “Sant’Elia”, le parole di Massimo Rastelli

Massimo Rastelli (3)

Si alza il sipario: questa sera il Cagliari debutta davanti ai propri tifosi, allo stadio Sant’Elia, nel “Trofeo Goleador” contro Olbia e Crotone. Uno step significativo lungo il percorso di avvicinamento alla Serie A. Un percorso che Massimo Rastelli si sta godendo dal primo all’ultimo secondo: “Stiamo lavorando per arrivare al top della condizione al debutto in campionato – dice il tecnico campano all’Unione Sarda – e sin qui il bilancio è positivo. Non ci sono stati intoppi fisici e questo è l’aspetto più rassicurante”.

Le basi di questo Cagliari sono reduci da una promozione e si presentano solide: “I principi sono consolidati e i nuovi hanno interpretato al meglio la mentalità, sembra che siano con noi da sempre. Padoin è un giocatore straordinario che sa sempre cosa fare e interpreta al meglio sia il ruolo di mezzala che quello di terzino. Ionita è un motorino perpetuo, classica mezzala moderna proprio come piace a me. Sono consapevole degli sforzi che la società sta facendo per accontentarmi e questo mi rassicura e mi consente di lavorare al meglio. Capozucca ha fatto un grande lavoro portando giocatori importanti ma soprattutto uomini di spessore”. Ma l’idea del 3-5-2 è da mettere in soffitta? “Assolutamente no ma in questo momento abbiamo altre priorità. I nostri giocatori si esprimono al meglio col rombo, in ogni caso dovremmo essere pronti a qualsiasi soluzione tattica per poter cambiare anche a gara in corso.”



Questa sera, nel “Trofeo Goleador”, arriva il debutto al Sant’Elia: “Ho ancora impresse nella mente le immagini della festa, emozioni che sicuramente rivivrò appena entreremo in campo. Abbiamo vissuto momenti fantastici e vogliamo continuare a farlo, vogliamo rendere felici i nostri tifosi e giocare un buon calcio per farli divertire. La partita che più aspetto? Sarebbe banale dire quella allo “Juventus Stadium” o a San Siro o all’Olimpico: voglio godermele tutte, una per una”

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