Cagliari, se Isla terzino è un dubbio datato

Mauricio Isla in azione

Mauricio Isla in azione

Era il 31 luglio quando, in piena trattativa per portare Mauricio Isla al Cagliari, raccontavamo quella che era un’opinione ma anche una considerazione viva in seno alla società rossoblù. Riguardava la scarsa attitudine del cileno a fare il difensore esterno in una linea a quattro, cosa che unita al cospicuo investimento da sostenere faceva riflettere a lungo i sardi. Un aspetto che nel caldo pomeriggio di piena estate fece mugugnare i tifosi, ansiosi di accogliere l’ennesimo colpo rumoroso di un calciomercato inedito per la storia del club. Oggi, alla luce delle prime tre prestazioni offerte da Isla in campionato, in tanti avranno probabilmente cambiato idea su quale sia il modo di far rendere al meglio uno dei “big” della rosa.




A Rastelli il compito di (eventualmente) trovargli una collocazione più redditizia, magari “aiutato” dal brutto infortunio occorso a Ionita, che libera un posto a centrocampo nel 4-3-1-2 tornato ad essere modulo imprescindibile per questa squadra. Abbandonato in fretta e furia il poco collaudato 3-5-2 (nel quale, a Genova, Isla aveva comunque balbettato), il rombo resta l’abito col quale il Cagliari deve cercare di rialzarsi, a partire dalla già delicata gara interna contro l’Atalanta.

Tachtsidis può fare la mezzala?

Tachtsidis può fare la mezzala?

L’avanzamento di Isla in mezzo al campo appare soluzione più accreditata, alla luce dei problemi incontrati dietro e dell’abbondanza a livello di difensori, con l’inserimento di uno tra Pisacane e Bittante sulla destra. Isla e Padoin da interni sarebbero soluzione ideale? Difficile dirlo, sicuramente rappresenterebbero una prima deviazione sostanziale dai programmi estivi, nei quali il sudamericano e il friulano avrebbero dovuto al massimo scambiarsi la casella di terzino e interno destro. Le soluzioni, grazie ad un calciomercato che ha fornito a Rastelli ampia scelta (ecco perché oggi Giulini non pensa al mercato degli svincolati, per questioni tecniche ed economiche), non mancano: Munari, Barella e Tachtsidis, col greco che per fisicità e passo andrebbe verificato in una posizione defilata. Senza dimenticare che, in attesa di Joao Pedro, andrebbe trovato un trequartista: ancora Barella o Farias?

Con gli ingressi dalla panchina, Isla rimarrebbe terzino destro? Chissà, le quotazioni non sono altissime, anche perché Rastelli ha visto durante tutta la preparazione come Padoin sia forse maggiormente a suo agio partendo più indietro, dando sfogo alla sua corsa e alla confidenza con la fascia (destra, non mancina dove ha giocato per necessità a Bologna, facendo fatica). E allora sì che, modifiche dell’undici titolare a parte, i due ex juventini si scambierebbero.

Fabio Frongia




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