Cagliari: spiccano Joao Pedro e Rafael, Ionita e Farias opachi

I nostri giudizi su Cagliari-Pescara

Joao Pedro, il suo rigore decide la sfida col Pescara

Joao Pedro, il suo rigore decide la sfida col Pescara

RAFAEL 6.5 – Ancora una confortante prestazione dell’estremo difensore brasiliano. Infonde estrema sicurezza ai propri compagni, tiene tutti costantemente sull’attenti, comunicando in continuazione con l’ultima linea. Perfetto negli interventi di ordinaria amministrazione, compie anche un paio di interventi complessi e chiude a doppia mandata la porta. Conquista il quarto ‘clean sheet’ stagionale.

PISACANE 6 – Ritorno al passato per il difensore campano: dopo una serie di bellissime prestazioni da centrale, vista l’emergenza a destra viene schierato nel ruolo ricoperto per gran parte della stagione. Non sfigura, agevolato anche dalla pochezza dell’avversario. Sempre attento, si fa trovarepronto più di quanto ci ricordassimo anche in fase propositiva, mettendo dentro traversoni interessanti.

SALAMON 6 – Partita sostanzialmente senza sbavature quella del difensore polacco che chiude bene tutti gli spazi e concede davvero poco agli attaccanti biancazzurri. In alcune occasioni eccessivamente irruento negli interventi, ma ciò non mina comunque una prestazione sufficiente. Ci si sarebbe aspettato qualcosina di più in fase di impostazione viste le iniziali difficoltà dei rossoblù.




BRUNO ALVES 6 – Come Salamon, anche lui concede poco a nulla agli avversari e giganteggia sui palloni alti. Nulla di diverso da quello in cui ci ha abituato in questo campionato, nonostante nell’ultimo periodo sembrasse un po’ in calo. Meglio del compagno di difesa nell’impostazione iniziale, con lanci precisi verso i compagni, vista la non costruzione dei sardi.

MURRU 6 – Una partita sicuramente positiva per l’odierno capitano del Cagliari. Fa vedere buone cose in fase offensiva: pur non essendo sempre preciso nei traversoni, la sua costante presenza nella metà campo avversaria permette ai rossoblù di avere una soluzione in più sulla corsia mancina. Soffre un po’ troppo in difesa, restando a volte troppo largo dal suo diretto avversario e, talvolta, faticando a rientrare.

BARELLA 6 – Partita frizzante quella del neopapà rossoblù (auguroni!) che oltre a svolgere il solito bel lavoro in fase di rottura, fa vedere anche qualche buona incursione palla al piede, andando in percussione spesso per vie centrali. Questa caratteristica sarà croce e delizia della sua gara, dato che a volte si intestardisce su alcuni dribbling e finisce col perdere la palla. Gara comunque interpretata bene, prestazione soddisfacente. (dal 77′ Padoin s.v. – Entra e si mette in trincea con i compagni per difendere il minimo vantaggio, nessun’azione degna di nota.)

TACHTSIDIS 6 – Partita dai due volti quella del regista greco, o meglio, da scindere: da 5.5 in fase di impostazione dato che, soprattutto nella prima parte di gara, il Cagliari dialoga coi suoi centrali difensivi non sapendo a chi affidare la palla. Poi riesce a trovare la sua posizione e smistare qualche sfera, ma troppo poco per uno col suo piede. Da 6.5 in fase di rottura, chiude bene e svolge in maniera molto positiva il suo lavoro da frangiflutti davanti alla difesa, ottimo schermo. La media del voto parla comunque di un match dignitoso e sufficiente.




IONITA 5.5 – Gara un po’ opaca quest’oggi del centrocampista moldavo, il quale non si vede molto in campo. Svolge sì del lavoro oscuro ma non riesce ad abbinarvi la solita qualità alla quale ci ha abituati e finisce con sbagliare alche alcune cose semplici. (dal 58′ Faragò 6 – Si mette a disposizione della squadra, compie delle buone chiusura e si butta avanti quando possibile. Buon impatto nella gara.)

JOAO PEDRO 6.5 – Match winner della partita, è il più attivo tra i suoi compagni. Quando ha palla è sempre pericoloso. Importanti i break e gli strappi compiuti dalla trequarti in su. Finisce per essere l’ago della bilancia di una gara non entusiasmante ma decisa da un suo magistrale calcio di rigore.

FARIAS 5 – Partita incolore per l’attaccante brasiliano che non riesce mai a entrare in gara, né a essere determinante. Spesso fuori dal gioco, ha un paio di occasioni per incidere ma non riesce a far vedere nessuna delle sue giocate tipiche fatte di accelerazioni e dribbling. Gara mediocre. (dal 65′ Sau 6 – Entra in campo con tanta voglia di fare, trova degli spunti interessanti ed è sempre nel vivo dell’azione. Impatto positivo con la gara).




BORRIELLO 6 – Partita preziosa quella disputata dal centravanti napoletano che fa continuamente a sportellate coi centrali pescaresi, mettendoli in costante apprensione. Una vera e propria lotta quella del 22 rossoblù che esegue qualche buona sponda e non molla mai, fino all’ultimo, aiutando spesso e volentieri la squadra anche in fase difensiva).

RASTELLI 6 – Massimo risultato col minimo sforzo. Il Cagliari gioca tutt’altro che una bella gara come ci si sarebbe aspettato contro una formazione inferiore e soprattutto già retrocessa. E’ stata una gara dagli scarsi contenuti tecnici e, a tratti, di una pochezza vista in poche occasioni. Il tecnico rossoblù riesce comunque a centrare una salvezza raramente messa in discussione ma non riesce ancora a trovare quel quid in più che sarebbe stato lecito aspettarsi in questo tipo di partita dove il nocchiero campano ha schierato una delle formazioni migliori possibili. Vedremo se ora, a salvezza matematicamente acquisita, si potrà avere qualcosa in più o se sarà sempre la solita solfa.

PESCARA: Fiorillo 6, Zampano 5, Bovo 6, Fornasier 5, Milicevic 5 (90′ Crescenzi s.v.), Coulibaly 6 (72′ Brugman s.v.), Muntari 5, Memushaj 5.5, Benali 5.5 (72′ Kastanos 5), Cerri 6, Caprari 6.5. A disposizione: Bizzarri, Bruno, Coda, Cubas, Mitrita, Muric, Verre. All. Zeman 6

Mattia Marzeddu

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