Momento non facile a Palau, per via della maxi inchiesta sul Comune, iniziata con le indagini a carico del sindaco Francesco Pala e della vice Maria Piera Pes, entrambi dimissionari e arrestati nello scorso inverno con conseguente scioglimento del Consiglio comunale. La vicenda si allarga e adesso coinvolge anche la società di pallavolo appena promossa (dominando il campionato) in Serie B1 femminile, con tanto di vittoria della Coppa Italia di Serie B2.

La Guardia di Finanza di Olbia – con gli ufficiali diretti dal maggiore Marco Salvagno – ha infatti perquisito la sede sociale e le abitazioni di Moreno Serra e Mauro Piga, presidente e tesoriere della Capo d’Orso, oltre che ex Assessore all’Urbanistica e dirigente comunale dei servizi socio culturali e sportivi, raggiunti da un avviso di garanzia della Procura della Repubblica di Tempio. Sotto la lente di ingrandimento ci sono le sponsorizzazioni pubbliche e private che hanno permesso in questi anni di sostentare la realtà biancoverde. Secondo quanto sostiene il pm Domenico Fiordalisi, alcuni imprenditori della Penisola avrebbero avuto una corsia preferenziale in Comune dopo aver stipulato contratti di sponsorizzazione con la Capo d’Orso. Nel filone che riguarda la realtà pallavolistica non sono coinvolti Pala e Pes, come scrive oggi L’Unione Sarda.

I reati ipotizzati sono quelli di concussione e truffa aggravata ai danni dello Stato, come riporta La Nuova Sardegna oggi in edicola. Nelle perquisizioni presso la sede sociale e le abitazioni degli indagati sono stati raccolti documenti e atti relativi alle sponsorizzazioni che negli anni hanno permesso al volley palaese di scalare le categorie nazionali, arrivando fino alla terza serie, dove la squadra dovrebbe militare nella stagione 2017/2018. Ma tutto è avvolto dal punto di domanda, per ovvi motivi, così come ancora non sono chiari gli ammontare e i modi in cui sono state impegnate le erogazioni da parte degli enti pubblici e delle aziende private verso la Capo d’Orso.