Che sfida per Antonio Mossa: va al Torino!

Il giovane passa dal Calangianus alla Primavera granata.

Antonio Mossa con l'avvocato Pirisi alla firma del contratto

Antonio Mossa con l’avvocato Filippo Pirisi alla firma del contratto

Classe ’99, nato in Toscana ma sardo a tutti gli effetti, Antonio Mossa è tra i giovani più attenzionati dagli addetti ai lavori nel panorama della sua generazione. E da oggi, come tanti altri ragazzi in passato (più e meno recente), è un giocatore del Torino. La società granata ha vinto la concorrenza di – tra le altre – Bologna, Virtus Entella (per Mossa qualche giorno in prova a Chiavari) e Frosinone, con Cagliari (e Olbia) che alla fine non hanno affondato il colpo nonostante avessero coltivato l’idea a lungo nei mesi scorsi.



Cresciuto nel Tempio, passato alla Torres (Juniores Serie D) giocando sotto età, nella scorsa stagione Mossa ha fatto faville nel Calangianus (Eccellenza), esplodendo sotto la guida di mister Alessandro Sassu. Gol e sacrificio, giocate e una reputazione che è arrivata presto oltre Tirreno, grazie anche alla duttilità che lo ha portato a ricoprire fino a tre ruoli (punta centrale, ala nel tridente ed esterno di centrocampo a quattro). Il fisico non manca – 186 centimetri e caratteristiche tecniche che qualcuno paragona addirittura al Bale esploso nel Tottenham -, e sarà per questo che a gennaio il Cagliari lo aveva bloccato con l’idea di girarlo all’Olbia. Operazione saltata, che pareva solo rinviata di sei mesi, invece la file si è ingrossata, con il Toro bravo a prenderlo mettendolo a disposizione della Primavera dal 20 luglio prossimo.
Soddisfatto chi ne cura gli interessi: “Siamo molto felici per questa nuova esperienza – dice l’avvocato Filippo Pirisi -, speriamo e confidiamo che Antonio possa sfruttarla al meglio, per apprendere quanto più possibile nel gotha dei settori giovanili italiani. Il Cagliari poteva fare di più? E’ vero che ci fu un discorso intavolato a gennaio, anche ben avviato, ma poi si è deciso di proseguire su percorsi differenti. Ringraziamo il Calangianus, che ha permesso ad Antonio di avere visibilità, e mister Sassu per avergli cucito addosso un ruolo che veste alla perfezione. Il Torino ha dimostrato di essere la società più concreta, che ha da subito sposato questa scommessa capendo alla perfezione le esigenze del ragazzo e dandogli la possibilità di crescere ancora. Il ringraziamento va ovviamente anche al direttore sportivo delle giovanili, Bava, ed in modo particolare a Giovanni Rais, osservatore granata in Sardegna, che ha visionato più volte Antonio. Credo che questo sia il modo giusto di fare scouting, grazie al quale i nostri giovani possono mettersi in luce dalla Sardegna”.



Adesso viene il bello: “Il 20 luglio partirà in ritiro con la Primavera ed avrà modo di conoscere staff, compagni e metodi di lavoro. Il mister lo ha studiato benissimo, ed è sicuro di poter evidenziare ancora di più le sue peculiarità. In accordo con la società, avendo Antonio già militato in un campionato non giovanile (l’Eccellenza sarda, ndr), entro il 30 di agosto decideremo se per la sua crescita sia meglio giocare l’intero anno a Torino oppure continuare in qualche società di blasone ad esso affiliata, che gli permetta di farsi le ossa, come si dice in gergo”.
Fabio Frongia



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