Cagliari, Cossu: “La maglia rossa mi ricorda il 3-2 alla Juve”

Parlano il fantasista di casa, quindi capitan Dessena e il nuovo arrivato Cigarini

Andrea Cossu dal ritiro di Pejo

Andrea Cossu dal ritiro di Pejo

E’ sempre uno dei più acclamati, Andrea Cossu, quando si parla di occasioni pubbliche in casa Cagliari. A maggior ragione ora che il folletto di casa, classe 1980, ha fatto ritorno alla base per chiudere la sua carriera. L’ex Olbia ha vestito la maglia rossa (terza maglia della stagione 2017/2018 del Cagliari) nella presentazione ufficiale al Bastione di Saint-Remy.



“La rossa maglia è un portafortuna – ha detto Cossu, come sempre di poche parole -, mi ricorda la vittoria sulla Juve”, in riferimento alla grande vittoria della stagione 2008-2009, 3-2 a Torino, quando Cossu era protagonista nel frizzante Cagliari di Allegri. “Nel 2005 è stata la prima volta che ho indossato la maglia del Cagliari, in un Cagliari-Messina, un’emozione indescrivibile”.

Dessena e Cigarini sul palco con la maglia rossoblù del Cagliari 2017/2018

Dessena e Cigarini sul palco con la maglia rossoblù del Cagliari 2017/2018

Sul palco anche Luca Cigarini e Daniele Dessena, amici ritrovati in rossoblù, dopo gli inizi nel vivaio parmense. “I primi giorni a Cagliari sono stati positivi – ha detto Cigarini -, nelle prime due settimane a Pejo abbiamo faticato tanto, si sente l’affetto dei tifosi e questo è bello. Con Daniele c’è un bel rapporto, siamo cresciuti insieme a Parma e soprattutto nelle Nazionali giovanili, ritrovarsi fa molto piacere, non nascondo che anche le sue telefonate mi hanno convinto a venire a Cagliari. Sono contento di ritrovarlo qui. La Sardegna Arena? E’ una tappa importantissima, fondamentale per questa città e per questa gente”.



“A livello umano Luca porta tanto – spiega il capitano -, questa è la cosa più importante, soprattutto per il Cagliari che si è sempre basato sul gruppo. Il giocatore Cigarini lo conoscono tutti, non c’è bisogno di presentazioni. Vogliamo continuare a toglierci soddisfazioni assieme alla nostra fantastica gente”, ha concluso Dessena, acclamato al grido di “Un capitano, c’è solo un capitano!”.

dall’inviato Mattia Marzeddu

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