Dinamo, le pagelle: non si vive di soli sprazzi

I nostri giudizi sui biancoblù dopo la gara persa contro Avellino

Marco Spissu

Marco Spissu

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Marco Spissu 6.5 – terzo quarto da incorniciare per il classe 1995 sassarese, che cambia i connotati a una gara fin lì in salita. Nel finale di gara qualche cattiva scelta e qualche palla persa sporcano la sua prestazione.

Darko Planinic 5,5 – fa a sportellate con Fesenko e N’Diaye guadagnando preziosi rimbalzi, ma sparisce per lunghi tratti di gara.

William Hatcher 6 – lontano parente di quello abulico visto al Taliercio di Venezia, toglie spesso le castagne dal fuoco all’attacco sassarese. Soffre un po’ contro Fitipaldo e Filloy nella metà campo difensiva.

Andrea Picarelli n.e. –

Dyshawn Pierre 6.5 – spesso si trova nella missione impossibile di difendere contro Fesenko, in occasione dei cambi difensivi,ma il canadese incassa bene i colpi ed è autore di una buona prova in difesa.



Jonathan Tavernari n.e. –

Jack Devecchi s.v. – pochi minuti concessi al capitano, nonostante l’assenza dalle rotazioni di Rok Stipcevic.

Shawn Jones 6,5-  una settimana complicata alle spalle e una gara da ex al cospetto di due centri possenti sembravano condizioni proibitive, ma lui stupisce tutti rimanendo sempre presente e protagonista fino alla fine.

Levi Randolph 5,5 – conferma di non essere nel suo miglior momento, e solo raramente fa vedere qualcosa del suo repertorio davanti alla sua ex squadra.

Scott Bamforth 6,5 – è il promotore di molte delle azioni offensive biancoblù e si conferma leader. Sfortunato in qualche occasione, glaciale nei liberi che regalano il supplementare ai suoi. Finisce la benzina come tutti e non incide nei 5′ aggiuntivi.

Achille Polonara 5 – primo tempo molto soft in cui soffre un brutto cliente qual è Leunen, prima di diventare protagonista del terzo quarto e ricadere nel torpore già vissuto a Venezia.



Giuseppe Bergonzi n.e.-

Coach Federico Pasquini 5 – Sceglie inizialmente di lasciare spesso il tiro dall’arco agli avversari, raddoppiando sistematicamente, ma gli irpini sono letali dalla distanza. Rimedia nel terzo quarto, ma gli ultimi 10′ e un overtime da soli 2 punti ammazzano ogni ambizione.

Matteo Porcu

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