Giulini: “Cagliari, non sei sfigato e gli arbitri non sono contro di te: basta alibi. Beretta? Ha visto e valutato, ci risentiamo”

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari (foto: Sardegna Sport)

Tommaso Giulini, presidente del Cagliari (foto: Sardegna Sport)

Tommaso Giulini torna a parlare, a pochi giorni dalla sconfitta di Genova, dopo la quale aveva espresso tutta la sua delusione e frustrazione per un crollo del Cagliari ormai inesorabile. Il patron rossoblù ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport. “Non mollo – dice – ma voglio da tutti una piccola rivoluzione”. Il presidente del Cagliari afferma di essere in ritiro con la squadra ad Asseminello e che la società ripartirà dal progetto Cagliari Talents, una struttura – scrive la Rosea – “con alla base i giovani sardi e al vertice gli atleti della Primavera”.

“Salvarsi è diventato difficile – ammette Giulini – ora da perdere abbiamo solo la faccia, voglio una squadra che dalla gara col Napoli giochi spensierata e in un clima sereno. I problemi? Siamo fragili, commettiamo errori banali e alla prima difficoltà ci sciogliamo, è successo anche a Genova. Gli alibi sono finiti, quando vedo Ekdal e Sau sbagliare stop banali capisco che la tensione è alle stelle. Ma non molliamo”, assicura il numero uno della società isolana.

Non mancano le considerazioni sulle cause della sconfitta di Marassi. E in questo caso, come già aveva fatto domenica, Giulini la pensa diversamente rispetto al suo allenatore, Zeman. “Guida e Russo hanno arbitrato bene, il rosso a Niang non c’era e Dessena è stato graziato per due volte. Niente arbitri, pali o cattiva condizione fisica. Pensiamo di essere sfigati, ce ne convinciamo e usciamo dalla partita”.

Gli errori sono tanti, da Giulini in giù, e il timoniere non si fa da parte: “Mi assumo le mie responsabilità, imparo dai miei errori. Tutti devono farlo, ho preso decisioni mal ponderate, tutti devono ragionare allo stesso modo, chi non ci sta si tiri fuori subito”.

 

 

Adesso l’attesa è per la programmazione del futuro: “Bisogna rigenerare la forza interiore del gruppo. I giocatori devono onorare la maglia. Il Cagliari ha un enorme valore sociale, la situazione di crisi ci responsabilizza sempre più. Dobbiamo dare risposte ai tifosi, cui chiedo fiducia. Voglio costruire un Cagliari sempre più forte, gli obiettivi iniziali non cambiano. Il progetto dell’Academy va avanti, vogliamo far emergere giovani talenti sardi supportati dal Cagliari CAlcio. Li ospiteremo nelle nostre strutture, in un programma che riguarda anche lo studio, non solo il calcio”.

A guidare i nuovi progetti “dal basso” sarà Mario Beretta? “Ci vogliono forti investimenti, filosofie affini e condivisione nel tempo. Beretta ha visto le strutture e si è reso conto del contesto sardo. Ha esperienze in Serie A e Serie B, e in grandi settori giovanili. Ci dobbiamo risentire, ma la direzione è questa”, la chiosa di Giulini, che conferma il ruolo dell’ex nocchiero di (tra le altre) Ternana, Torino e Siena nel prossimo settore giovanile rossoblù.

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