Accordo CONI-FIGC: domenica la Lega Pro parte con 54 squadre

I tifosi della Torres in Curva Nord

I tifosi della Torres in Curva Nord

Ricorsi respinti, la Lega Pro partirà come da programma domenica prossima, 6 settembre, con il format dei 3 gironi e 54 squadre totali. Auspicio realizzato della FIGC e del suo presidente Carlo Tavecchio (il quale ha fatto pressioni neanche troppo velate), che però va contro le stesse norme federali (NOIF – Norme Organizzative Interne della FIGC), le quali impedirebbero di cambiare il format dei campionati senza una stagione “cuscinetto” tra riforma e primo campionato riformato. Non è certo una sorpresa il fatto che i ricorsi di Seregno (contro l’abbandono delle 60 squadre), Forlì, Sambenedettese, Gubbio (sul fondo perduto) siano stati rigettati oggi dal CONI (Collegio di Garanzia); era abbastanza prevedibile, infatti, che il Comitato Olimpico non andasse contro il volere della Federazione, generando così uno scontro (per non dire imbarazzo) istituzionale che avrebbe aggiunto ulteriore caos ad un calcio italiano già ridotto in brandelli sotto gli occhi di tutti.

In attesa di comunicazioni ufficiali (del club o delle istituzioni) inerenti esplicitamente quanto fatto dalla Torres in tema di ricorso presso il CONI, si riducono ulteriormente le speranze rossoblù di ottenere un clamoroso reintegro nella Lega Pro 2015/2016, dalla quale è stata esclusa con verdetto della Corte d’Appello federale. Nella giornata di venerdì, inoltre, la Torres dovrà iscriversi al prossimo campionato di Serie D, nel quale non esordirà domenica prossima, in virtù del rinvio della gara con l’Olbia, cui probabilmente seguiranno i posticipi anche delle 2-3 gare seguenti.

IL DISPOSITIVO EMESSO DAL CONI

Il Collegio di Garanzia dello Sport, al termine della sessione di udienza a Sezioni Unite di oggi,, ha respinto il ricorso della società USD Seregno Calcio contro FIGC per la delibera del Presidente federale del 7 agosto e ha disposto la liquidazione delle spese del giudizio, poste a carico della soccombente e quantificate in euro 2.000, a favore della resistente FIGC.

Ha altresì dichiarato inammissibile l’intervento delle società Forlì e Gubbio nel procedimento di cui all’oggetto, poiché titolari di una posizione autonomamente legittimante avverso il provvedimento oggi impugnato e poiché il termine per la proponibilità del ricorso è tutt’ora pendente.

Infine:

considerato che la società ricorrente aveva, nei termini prescritti, presentato la domanda di ripescaggio; considerato che detta domanda era stata respinta per mancanza di alcuni requisiti di parte della squadra stessa e che avverso il provvedimento di respingimento nessun tempestivo ricorso risulta presentato dalla società interessata; considerato dunque che l’organico attuale del Campionato di Lega Pro non risulta essere l’effetto di un’indelebile, autoritaria riduzione con provvedimento federale, ma rappresenta la presa d’atto che soltanto le squadre con i requisiti erano iscrivibili ed il numero delle stesse non raggiunge le sessanta unità; che di conseguenza l’attuale numero di cinquantaquattro squadre rappresenta e dà atto della situazione effettiva di coloro, e non altri, che avevano titolo ad essere iscritte al campionato di Lega Pro; ha respinto l’istanza cautelare invocata dalla ricorrente.

ALTRE DECISIONI

Il Collegio di Garanzia dello Sport ha respinto gli altri ricorsi discussi, ovvero, quelli delle società Crociati Noceto (contro il provvedimento di non ammissione al Campionato Regionale Promozione Emilia Romagna e Campionato Regionale juniores), Asti (contro il provvedimento di non ammissione al Campionato Nazionale Serie D) e Trento (con cui è stata autorizzata l’iscrizione al Campionato Regionale di Eccellenza della società A.C. Mezzacorona, pur in assenza di concessione di utilizzo del relativo impianto sportivo comunale).

Il Collegio di Garanzia ha accolto il ricorso della società Gelbison – Vallo della Lucania (contro il provvedimento di non ammissione al Campionato Nazionale Serie D).

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