Torres femminile, ancora polemica. Gli ex dirigenti: “Fallita per 45 mila euro. Capitani sapeva dei debiti, non ha rispettato i patti”

Adriano Piredda, ex dirigente della Torres Femminile

Adriano Piredda, ex dirigente della Torres Femminile

Domenico Capitani era perfettamente a conoscenza dei debiti della Torres femminile, l’unica cosa che ha fatto è stata quella di cambiare la partita iva della società per evitare di risponderne in prima persona; la maggior parte del debito, in questo modo, non era più esigibile. La Torres è fallita per poche decine di migliaia di euro”. Lo afferma con decisone e tanta amarezza Adriano Piredda, delegato UEFA della Torres femminile nelle ultime due stagioni. “L’estate scorsa - prosegue – abbiamo avuto numerosi incontri con Capitani, durante i quali io e il mio collega dirigente della Torres Francesco Muggianu abbiamo, carte alla mano, illustrato nel dettaglio la situazione delle pendenze all’imprenditore pontino, il quale si è assunto la responsabilità, diciamo anche giustamente, solo per i debiti riguardanti i compensi delle calciatrici, in fin dei conti una minima parte del debito. Il mercato lo abbiamo fatto noi col benestare di Capitani, che ha interposto il dirigente della maschile Luca Dessena come referente. Andava tutto bene fino alla pratica dei fatti, alla fine dei conti abbiamo pagato noi gli alloggi e le spese vive delle ragazze”.

Emerge un quadro clamoroso dalle dichiarazioni dei dirigenti della Torres Femminile Adriano Piredda, Francesco Muggianu e Daniele Pintus, presidente della squadra da settembre 2014 a febbraio 2015. “La Torres femminile era completamente abbandonata a se stessa, spesso ci siamo trovati in situazioni imbarazzanti, è capitato di non avere i soldi per il campo e ci siamo anche trovati con alberghi non pagati che ci chiedevano garanzie prima di lasciarci partire. Abbiamo fatto di tutto, possiamo dire che la Torres eravamo noi al 100%”. Le richieste dei dirigenti nei confronti del Presidente cadevano spesso nel vuoto e solo nei primi mesi, a quanto affermano, le spese sono state coperte, “anche se già inizialmente, non avendo ancora individuato gli alloggi, abbiamo dovuto pagare le spese dei B&B e dei voli per le ragazze“.

 

A febbraio Pintus, Muggianu e Piredda si sono dimessi ed è stato il direttore sportivo della Torres maschile Adrasto di Puccio a fare le loro veci. La situazione non è cambiata, le ragazze di lì a poco hanno dovuto fare una colletta per far rientrare a casa una compagna di squadra, come raccontato qualche giorno fa dall’ex portiere Mimma Fazio. I tre dirigenti affermano di non essere usciti allo scoperto prima per non danneggiare le ragazze, in quanto Capitani avrebbe detto che “se fosse uscito qualche articolo non avrebbe pagato più niente”. La rabbia dei tre è anche dovuta al fatto che per soli 45.000 euro la squadra non è stata iscritta: “si sarebbe potuto fare qualcosa di più sicuramente, anche coinvolgere l’imprenditoria locale”. Insomma una situazione inquietante e delle dichiarazioni scottanti che accendono ancora di più la polemica sul fallimento della Torres femminile.

Francesco Salis

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