Primavera, Perugia-Cagliari – Le pagelle: Serra spicca nella deliziosa orchestra di Canzi

Federico Serra, oggi tripletta personale

Federico Serra, oggi tripletta personale

Montaperto voto 6 - Non può nulla sul gol, poi alterna interventi sicuri a qualche piccolo errore, comunque irrilevante. Nel complesso sufficienza meritata per il portierino rossoblù. Contratto in arrivo anche per lui?

Pinna 6,5 - Interpreta le due fasi con attenzione e senza sbavature, si mette in mostra con qualche ottimo stop che raramente vediamo fare da un terzino. Sempre propositivo e mai impreparato: una certezza.

Bernardi 6,5 - Giganteggia in difesa facendo valere il suo fisico e la sua capacità nell’anticipo. Gli attaccanti avversari pungono solo in occasione del gol, poi finiscono sempre a sbattere contro la difesa sarda.

Arca 6,5 - Solita eleganza e solito gran senso della posizione. Titolare fisso di una retroguardia solida e impeccabile. Lui e il suo compagno di reparto rimangono alti per innescare la trappola del fuorigioco, e quasi sempre ci riescono.

Cotali 7 - Nel primo tempo rimane nella media, nel secondo sale in cattedra e inizia a spingere sulla sinistra mandando in tilt il suo avversario diretto. Falcata su falcata apre spazi e macina chilometri che si riveleranno fondamentali per arrivare alla vittoria.

Scanu 6 - Meno brillante rispetto a come ci aveva abituato ad inizio stagione, ma il suo ritorno, dopo l’infortunio, è comunque positivo. Canzi ritrova uno dei pilastri del centrocampo. (dal 60′ Auriemma 6 - Anche lui torna dopo i problemi fisici. E’ mancato tanto a questa squadra e basta la mezz’ora scarsa giocata oggi per capirlo. Qualità e quantità da vendere, bentornato).

Colombatto 7 - Non sono mai abbastanza le parole di elogio per questo ragazzo, anche oggi leader assoluto della squadra. Oltre a distribuire palloni a destra e sinistra, guida i compagni con continue indicazioni tattiche. Del suo piede sopraffino abbiamo già scritto tanto, oggi è arrivata l’ennesima conferma.

Pennington 6,5 - E’ il più acerbo tra gli undici in campo, ma ci mette cuore e grinta. Si inserisce in continuazione e rincorre chiunque passi dalle sue parti. Solo un’incomprensione con Murgia gli nega il gol che avrebbe meritato.

Murgia 6,5 - Si muove tra le linee con rapidità e furbizia, anche se a volte tiene troppo la palla tra i piedi. E’ sempre pronto a cercare l’uno-due con il compagno e sa creare superiorità numerica, dimostra una tecnica non indifferente.

Arras 6,5 - I difensori avversari non lo lasciano respirare, non risparmiandogli qualche colpo di troppo. Viene cercato spesso, e lui non si tira mai indietro quando c’è da sacrificarsi, fare sponde e proporsi in profondità. Lotta come un leone, e le occasioni non mancano. Se solo avesse avuto un pizzico di freddezza in più… (dal 84′ Manca S.V. - Troppo poco per giudicare.)

Serra 8 - Protagonista di giornata con una strepitosa tripletta: si porta a casa il pallone, l’applauso del pubblico presente e se potesse anche la porta. Nel secondo gol mette in mostra tutta la sua tecnica, quando in uno spazio irrisorio controlla la sfera, palleggia e conclude al volo. Poco dopo vede il portiere fuori dai pali e lo punisce senza pensarci due volte, con un pallonetto “alla Maradona” a ridosso della metà campo. Un gigante con la 11 sulle spalle. (dal 80′ Piras 6 - Poco dopo il suo ingresso colpisce un palo da posizione defilatissima, poteva essere una grande giocata).

All. Canzi 7 - La sua squadra inizia con il piglio giusto, ma subisce gol alla prima occasione utile per il Perugia. La reazione arriva e il pareggio è immediato. Il primo tempo scorre quindi sull’equilibrio, mentre nella ripresa i rossoblù salgono in cattedra sfoggiando una prestazione da grande squadra. Ha il merito di aver dato un’identità chiara a questi ragazzi, che non si danno mai per vinti e combattono su ogni pallone, non giocando mai per se stessi ma sempre in funzione del collettivo. Il tutto senza disdegnare trame di gioco che irretiscono l’avversario di turno. Oggi vincere era tutt’altro che semplice, ma la truppa Canzi ha nettamente meritato, nonostante un Perugia mai domo.

Oliviero Addis

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