ESCLUSIVA – Olbia, parla Marino: “Accoglierei il Cagliari a braccia aperte. Su Cossu, Conti e Agostini…”

Alessandro Marino

Alessandro Marino

E’ stato Alessandro Marino, neo-presidente dell’Olbia, a inaugurare la settimana di “Doppio Misto” sulle frequenze di Radio X. Intervista a 360° sul futuro, ma anche sul presente della compagine gallurese, che nelle prime due gare della nuova gestione ha ottenuto una vittoria contro l’Ostiamare, e un pareggio – piuttosto deludente – contro il San Cesareo: “La prima partita mi è piaciuta – ha detto Marino – invece quella di ieri molto meno. Nel corso del weekend ho assistito alle gare del Cagliari, sia prima squadra che Primavera, e speravo che non ci accodassimo con un altro pareggio deludente. Invece è andata esattamente così”.

Il presidente dell’Olbia è tornato quindi sul mercato, che la scorsa settimana ha regalato un nome prestigioso: quello di Andrea Cossu: “Credo che per qualunque altra squadra di Serie D sarebbe stato impossibile portare a casa un giocatore come Andrea, che solo sette mesi fa giocava nella massima serie”, ha spiegato. “Il progetto Olbia, che mira anche a far crescere giovani calciatori sardi, gli è piaciuto fin da subito. Del resto lui è molto legato alla piazza e ad alcune persone che, a distanza di tanti anni dalla sua prima esperienza in Gallura, fanno ancora parte della società.”

All’Olbia erano stati accostati anche altri due ex senatori del Cagliari come Daniele Conti e Alessandro Agostini. Marino, però, smentisce: “Daniele da tempo ha deciso di intraprendere una nuova strada, studiando per ottenere il patentino da allenatore. Mi ha fatto i complimenti e l’in bocca al lupo per la nuova avventura, ma nulla di più. Agostini invece non lo conosco personalmente, per cui non c’è stato alcun tipo di contatto”.

Il sodalizio bianco è comunque attivissimo sul fronte del mercato. Chiuso l’accordo col centrocampista classe ’92 Salvatore Gallo, il presidente Marino ha preannunciato altri movimenti: “E’ probabile che succeda qualcosa nei prossimi giorni – ha detto – stiamo cercando di dare alla squadra una fisionomia quanto più vicina a quella che avevamo pensato alla vigilia. Senza dimenticare che a gennaio sarà necessario lavorare sui giovani, visto e considerato l’obbligo di schierarne sempre almeno quattro”.  E quendo si parla di giovani in orbita Olbia, il pensiero non può che correre al settore giovanile della “casa madre, ovvero il Cagliari. Marino, però, frena: “I ragazzi del settore giovanile rossoblù me li devo meritare, il loro “target” è la Lega Pro, e per quest’anno sarà difficile riuscire a portarli a Olbia. Abbiamo comunque tante relazioni e tanti contatti col Cagliari, speriamo di chiudere qualche operazione visto che avremo a disposizione la finestra di mercato di gennaio.” Intanto, già nelle prossime ore, potrebbe essere definito l’approdo al “Nespoli” dell’esperto difensore Davide De Angeli, che andrebbe a sostiuire il “vuoto” lasciato da Tricoli: “E’ vero – ha ammesso – ci manca un difensore. Il nome di De Angeli è interessante, ha già vinto la Serie D e auspichiamo una chiusura positiva dell’affare”.

L’ambizioso progetto olbiese non riguarda solo il campo, ma anche le infrastrutture, a cominciare dal nuovo stadio. E in questo senso i primi contatti con le istituzioni hanno lasciato ben sperare: “Stiamo portando avanti dei discorsi – ha spiegato ancora Marino – e devo dire che l’amministrazione comunale è assolutamente ben disposta. La strada sembra spianata, ma quello relativo al nuovo impianto non è l’unico aspetto su cui mi sto concentrando. Per questo tipo di opere c’è bisogno anche di parner e sponsorizzazioni che possano aiutarci. Le tempistiche? Questi sono progetti che non richiedono non più di un anno e mezzo o due. Sta a me portare la squadra in Lega Pro, perchè per rimanere in Serie D il “Nespoli” è più che sufficiente. La crescita sportiva e quella infrastrutturale devono andare di pari passo. Una squadra vincente può far sì che aumenti l’interesse dei privati”.

E sulla possibilità che il Cagliari giochi a Olbia le partite casalinghe durante i lavori di rifacimento del Sant’Elia? “Non saprei, bisognerebbe chiedere a Giulini”, ha tagliato corto il presidente dei “bianchi”. “So che hanno anche altre opzioni, però per quel che mi riguarda posso dire che accoglierei il Cagliari a braccia aperte”.

Quindi un focus sul campionato, che proporrà a stretto giro di posta due derby complicati contro Budoni e Torres. Marino ha mostrato di avere le idee chiare: “Serve caparbietà. le prime non sono infallibili, come dimostrato dall’ultimo turno di campionato. E’ possibile risalire la classifica, ma se balbettiamo la vedo dura. Rischiamo di rimanere esclusi dalle zone che contano”.

Il progetto che vede oggi Tommaso Giulini e Alessandro Marino al fianco con l’obiettivo di valorizzare i giovani calciatori isolani nasce in realtà agli albori degli anni Duemila, quando i due andarono a studiare i settori giovanili di Ajax, Athletic Bilbao e Real Madrid per cercare di proporre a Massimo Moratti, allora presidente dell’Inter, un progetto che sta finalmente vedendo la luce in Sardegna: “A quei tempi io lavoravo all’università, mentre Tommaso già gravitava attorno al mondo Inter – ha ricordato Marino -, sviluppammo un progetto per l’Inter, con una serie di idee che abbiamo poi ripreso nell’avventura a Cagliari. Se entrambi non avessimo creduto fortemente nei giovani, questo progetto non sarebbe mai stato implementato.”

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