Il figlio del colonnello, il bacio di Scarpi e il sogno sfumato: ecco l’alfabeto di Udinese-Cagliari
A come AL-SAADI GHEDDAFI - Terzo figlio del colonnello Mu’ammar, fa registrare la sua unica presenza in maglia Udinese proprio contro il Cagliari, subentrando al 35′ del secondo tempo nella sfida del 7 maggio 2006, vinta dai friulani per 2-0 (reti di Iaquinta e Barreto).
B come BRANCA - Marco, contestatissimo direttore dell’area tecnica dell’Inter. Gioca quattro anni a Cagliari senza lasciare rimpianti (1982-1986) e poi vola a Udine, dove riesce a mettersi in luce mettendo a segno 37 reti in tre diverse parentesi. Il 16 gennaio 1994, al Friuli, Branca si toglie pure lo sfizio di segnare il gol dell’ex al cospetto del Cagliari formato europeo di Bruno Giorgi. Di Julio Cesar Dely Valdes il gol del pari nella ripresa.
C come COSSU - Segna il primo gol in Serie A, e anche il primo con la maglia del Cagliari, l’11 maggio 2008 al Friuli. E’ la rete che vale il 2-0 sull’Udinese e che dà ai rossoblù la certezza matematica della permanenza nella massima serie.
D come DANESE - La nazionalità di Per Bredesen, biondissimo centrocampista classe 1930, autore della prima rete nella storia di Udinese-Cagliari. Era il 30 ottobre 1955, campionato di Serie B, e i bianconeri, poi promossi nella massima serie, ebbero la meglio per 1-o.
E come ESONERO - Il 17 dicembre 2007 il Cagliari cade rovinosamente in casa dell’Udinese (3-1, con gol della bandiera siglato nel finale da Andrea Cocco), e il presidente Cellino solleva dall’incarico Marco Giampaolo, reo di non essere un tecnico sufficientemente “aziendalista”. Sulla panchina rossoblù arriva così Franco Colomba, protagonista di un’ingloriosa parentesi durata appena una manciata di partite. A sostituirlo tornerà ancora il tecnico di Giulianova.
F come FRIULI – “L’arco dello stadio Friuli si eleva dalla terra ma non tocca il cielo, piega su se stesso, a difesa di chi ci sta sotto. Non un ponte verso le nuvole, ma un guscio a proteggere gli uomini”, queste le parole usate dal sindaco di Udine Candolini nel 1976 per descrivere il progetto del “Friuli”, impianto che ha preso il posto dello storico “Moretti”. Ora il Friuli si appresta a cambiare radicalmente volto, ma lo storico arco, tanto caro all’ex sindaco, rimarrà. E i tifosi del Cagliari sperano che di avere anche loro, molto presto, un “guscio” che li possa proteggere.
G come GRASSADONIA – Udinese-Cagliari del campionato 1998/99 è rimasta indelebile nei ricordi dei tifosi rossoblù per gli attimi di terrore vissuti attorno alla metà del secondo tempo: Grassadonia entra in tackle sul fantasista bianconero Thomas Locatelli, il quale, nel tentativo di saltarlo, lo colpisce accidentalmente sulla nuca. Il cuore del difensore campano cessa di battere per qualche istante, e per salvarlo si rivelano provvidenziali gli interventi del medico sociale dell’Udinese, e soprattutto quello di Alessio Scarpi, che pratica al compagno la respirazione bocca a bocca. Il tutto si risolve con un grande spavento. Grassadonia verrà sostituito da Matteo Centurioni ed il Cagliari di Ventura collezionerà l’ennesima sconfitta esterna della stagione.
H come HELVEG – Thomas, laterale di difesa classe 1971. All’Udinese dal 1993 al 1998, è stato una sorta di bestia nera per il Cagliari: nelle 8 occasioni in cui se lo sono trovati di fronte, i rossoblù hanno ottenuto il bottino pieno solo due volte.
I come INFORTUNIO - A Udine, il 16 gennaio 1994, Pierpaolo Bisoli si rompe la prima delle due gambe sacrificate alla causa rossoblù in seguito a un duro scontro di gioco con il bianconero Stefano Desideri. “Certa gente non dovrebbe giocare in Serie A”, è il commento di un inviperito Massimo Cellino. E infatti l’Udinese a fine anno scivolerà puntualmente in Serie B…
L come LAZZARI – Unico ex della partita di domani. A Cagliari ha trovato visibilità, gol e pure la maglia della nazionale. A Udine si sta rilanciando dopo la deludente parentesi in maglia Fiorentina.
M come MUZZI - Roberto, doppio ex per eccellenza di Udinese-Cagliari. Nell’estate del 1999 il patron Pozzo lo preleva dal Cagliari pagandolo a peso d’oro, e il bomber di Morena ripaga mettendo a segno 39 reti in quattro stagioni, tre dei quali nelle prime due gare da avversario contro i rossoblù: rispettivamente una doppietta al Sant’Elia (0-3 finale per i bianconeri), e un gol al Friuli in un 5-2 finale, che segna di fatto la resa degli uomini di Ulivieri, condannati ormai alla retrocessione in Serie B.
N come NOVE - Come la striscia di risultati utili consecutivi dell’Udinese contro il Cagliari: cinque vittorie, quattro pareggi.
O come OBODO - Centrocampista nigeriano, all’Udinese per ben sette anni: dal 2005 al 2012. Nell’estate del 2009 il Cagliari lo cerca insistentemente, ma poi l’affare sfuma, e il nativo di Warri entra nello sterminato album dei non-acquisti rossoblù. Rintracciato recentemente in Bielorussia con la maglia della Dinamo Minsk.
P come PASQUALE - Giovanni, laterale difensivo bianconero. Non esattamente un giocatore col vizio del gol: in dodici anni di carriera, infatti, ne ha messi a segno appena quattro, di cui due, però, proprio contro il Cagliari: il primo il 31 maggio 2009, e il secondo nella gara dello scorso dicembre.
Q come QUAGLIARELLA - Il bomber di Castellammare di Stabia mette a segno l’ultima rete della sua felicissima esperienza friulana (73 presenze e 25 reti tra il 2007 e il 2009) contro il Cagliari nell’ultima giornata del campionato 2008/09.
R come RIZZO - Francesco, classe 1943. E’ il primo calciatore del Cagliari ad approdare nella nazionale italiana ed ha anche il merito di griffare con una doppietta nel primo successo assoluto del Cagliari in casa dell’Udinese nel campionato di B 1962/63.
S come SOGNO SVANITO – Il 24 febbraio 2010 al Friuli di Udine, i bianconeri ed il Cagliari si affrontano nel recupero della 17esima giornata di campionato. Al termine del primo tempo i rossoblù sono meritatamente in vantaggio grazie a un gol di Jeda, e la classifica provvisoria vede la formazione di Allegri agganciare la Juventus al quarto posto, in piena zona Europa. Quello che scende in campo nei secondi 45 minuti, però, è un altro Cagliari: lento, impaurito, talmente svuotato di energie da non riuscire quasi mai a superare la metà campo. L’Udinese allora mette la freccia e sorpassa con le reti di Sanchez e Di Natale. Conti e compagni non vinceranno più una partita per tutto il resto del campionato, e mister Allegri verrà esonerato ad aprile. Cosa sia successo in quei quindici minuti d’intervallo al Friuli rimane tutt’ora un mistero.
T come TENNISTICO - Il punteggio di Udinese-Cagliari del 31 maggio 2009. I rossoblù di Allegri, appagati da un campionato passato ai margini della zona Europa League, affrontano la gara del Friuli (l’ultima del campionato) con un piglio fin troppo rilassato, e finiscono con l’incassare una gran figuraccia: al fischio finale è 6-2 per i bianconeri.
U come UNO A UNO - Il risultato del primo Udinese-Cagliari giocato in Serie A. Era l’1 ottobre 1979. I rossoblù, passati in vantaggio al 18′ del primo tempo con una rete di Casagrande, vennero ripresi da un rigore di Gigi Delneri a un quarto d’ora dalla fine.
V come VITTORIE - Sono solo due, quelle ottenute dal Cagliari in Friuli. Nel campionato di Serie B 1962/63 i rossoblu si impongono col punteggio di 3-1, mentre nel campionato 2007/08, alla 37esima giornata, il Cagliari di Ballardini sancisce matematicamente una miracolosa salvezza sbancando Udine per 2-0 grazie alle reti di Robert Acquafresca e Andrea Cossu.
Z come ZACCHERONI - L’attuale commissario tecnico del Giappone esordisce come allenatore in Serie A in Udinese-Cagliari del 27 agosto 1995. E vince, grazie a un gol di Oliver Bierhoff, condannando i rossoblù di Trapattoni alla prima sconfitta di una stagione tormentata.
Roberto Rubiu