Minunzio: “Scusate, amo Sassari e la Torres”

Il giovane preso di mira dai tifosi si scusa per avere risposto alla contestazione

Emanuele Minunzio

Emanuele Minunzio

Tre stagioni dopo l’affaire De Gol, in casa Torres si è vissuta domenica un’altra situazione simile, con il giovane Emanuele Minunzio (figlio del vice-presidente Emilio) che aveva risposto platealmente ai tifosi, i quali lo fischiavano e accusavano di giocare solo perché raccomandato.




Accuse che il calciatore aveva respinto al mittente in sala stampa, nell’immediato post-derby col Latte Dolce, terminato 2-2 grazie al pareggio rossoblù allo scadere. La polemica non si è però placata, con il popolo torresino – già inviperito nei confronti di squadra e soprattutto società – che non perdona a Minunzio l’atteggiamento tenuto.

Ecco perché il giocatore ha voluto scusarsi tramite i social network, con un profilo più basso rispetto a quello sposato nella pancia del “Vanni Sanna”.

“Sono tre anni qui a Sassari – scrive il giovane Minunzio – Mio padre invece da 2 mesi. Ho sempre dato il massimo quando ho giocato nel settore giovanile e, in quelle poche occasioni che ho avuto, nella prima squadra. Ogni giorno cerco di dare il massimo per me e per voi, da 5 anni vivo fuori casa in città come Ascoli e Perugia, ma Sassari per me è molto più importante, mi sono trovato e mi trovo tuttora benissimo. Dopo 5 giornate in cui per scelta dell’allenatore non avevo avuto spazio – continua – sapevo che era arrivato il mio momento, il mio gesto è stato frutto della frustrazione e chiedo scusa, ho sentito brutte cose e non mi sono trattenuto. Continuo a dire che lotterò per voi e per dimostrare che tutte le cose che pensate sono solo fesserie. Scusate ancora”.

Basterà per tranquillizzare i tifosi della Torres?




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