E’ nato il primo Cagliari di Giulini e Marroccu: Zeman è il vero top player

Zdenek Zeman2

Finalmente è arrivato il gong finale che ha chiuso la sessione estiva del calciomercato. Dopo mesi di voci e trattative è finalmente completo il quadro del primo Cagliari figlio di Tommaso Giulini, Francesco Marroccu e il mister Zeman. Un mercato movimentato come non si vedeva da tempo, ammesso che i rossoblù abbiano mai avuto un via vai di calciatori come in questi mesi estivi. Un lavoro certosino e costante per Francesco Marroccu, che ha avuto il suo bel da fare per ridisegnare una rosa da consegnare a Zeman, per provare a dare al Cagliari una nuova filosofia calcistica.

Sarebbe probabilmente inutile dare un voto alle operazioni del Cagliari. I voti al mercato lasciano spesso il tempo che trovano, visto che l’unico giudizio insindacabile lo darà il campo a fine stagione. Si può però provare ad analizzare i movimenti compiuti dalla società sarda provando a spiegare dinamiche, trattative e scelte del trio Giulini-Marroccu-Zeman.

Tante le operazioni in entrata, come da diktat di Giulini il giorno della presentazione di Zeman. Una squadra giovane e talentuosa. I primi investimenti sono arrivati per la porta. Colombi è stato scelto personalmente dal presidente, Cragno una mossa del d.s. Marroccu. Due ottimi prospetti giovani (un 91′ il primo, classe 94′ il secondo) che avranno la possibilità di maturare. Sarebbe dovuto arrivare un portiere di esperienza che facesse da chioccia ai due, ma alla fine il prescelto Almunia, visto il problema al cuore rilevato durante le visite mediche, non ha potuto firmare il contratto. Tutti gli altri nomi sono stati solo voci, mai nessuno realmente trattato dal Cagliari, Anania escluso.

In difesa sono stati confermati tre terzini su quattro. Ceduto Perico, conferme per Murru, Pisano e Avelar, fresco di rinnovo triennale. Si è aggiunto lo svincolato Balzano, già con Zeman a Pescara, per coprire il reparto. Rivoluzione invece tra i centrali, dove è partito Davide Astori, l’unico vero rimpianto di Marroccu. Il Cagliari avrebbe voluto ripartire da lui e da Rossettini, ma il calciatore aveva voglia di misurarsi in un grande club ed è stato accontentato. Oltretutto la sua cessione è stato un colpo da maestro di Marroccu, capace di ottenere 7 milioni da un calciatore in scadenza di contratto. Sono arrivati poi Benedetti, Ceppitelli e Capuano, che insieme al suddetto Rossettini completeranno il reparto. Per Benedetti, acquistato a titolo definitivo e considerato una seconda scelta da Zeman, c’era l’idea di mandarlo in prestito per valorizzarlo e farlo giocare, ma all’ultimo è saltato lo scambio con il Verona.

A centrocampo sono arrivate le conferme di Conti, Dessena (richiesto e sempre dichiarato incedibile) ed Ekdal. A loro è stato aggiunto Crisetig, colonna portante dell’Under 21 di Di Biagio. Per lui prestito biennale con diritto di riscatto (con controriscatto dell’Inter). Un’operazione intelligente che permetterà ai rossoblù di sfruttare le qualità del ragazzo e in caso di controriscatto interista, vedersi riconosciuto un lauto premio in denaro per la valorizzazione. Donsah è un colpo tutto di Francesco Marroccu, che da tempo seguiva il giovane ghanese. Poco stimato dal tecnico Mandorlini, il ds lo ha strappato al Verona scommettendo su un talento appena diciottenne e prelevandolo a titolo definitivo.  L’altro colpo è stato Alessandro Capello, arrivato nell’operazione Oikonomou con il Bologna. Anche lui giovanissimo, sarà patrimonio del Cagliari per il prossimo futuro L’ultimo arrivato è stato Joao Pedro, che il diesse ha ammirato durante la sua esperienza in Portogallo, che completerà il reparto con la sua qualità.

In attacco conferma e rinnovo per Ibarbo e Sau, così come per Cossu. Ai tre volti noti sono stati aggiunti Farias, pupillo di Zeman, Caio Rangel, talento giovanissimo del Flamengo e Samuele Longo, centravanti dell’Inter. Per lui stessa operazione fatta con Crisetig e stesse ottime premesse. Senza scordare Loi, che è piaciuto tantissimo a Zeman e si allenerà in pianta stabile in Prima Squadra, pur giocando con la Primavera.

Francesco Marroccu, direttore sportivo del Cagliari

Francesco Marroccu, direttore sportivo del Cagliari

Un capitolo a parte meritano le cessioni. Dolorosa per tutti quella di Astori, ottima a livello economico ma grave a livello di qualità. Una cessione che però non poteva essere evitata, vista la voglia del calciatore di una nuova esperienza. Senza conseguenze la partenza di Perico, subito rimpiazzato. Del Fabro non è stato ritenuto pronto e dopo la piccola parentesi al Pescara è andato a finire al Leeds di Cellino. Un Prestito con la promessa di ridiscuterne il 30 giugno. In caso di volontà di cessione, il Leeds avrebbe corsia preferenziale. Leeds che ha preso anche Adryan, ritenuto di troppo nell’attacco del Cagliari e costoso per il riscatto pattuito tra i rossoblù e il Flamengo all’epoca dell’accordo con Cellino. Pinilla è andato al Genoa per 2 milioni: era in scadenza e considerava la sua esperienza in Sardegna conclusa. Cabrera è andato in Portogallo all’Estoril, nello scambio con Joao Pedro. Oikonomou è andato al Bologna nello scambio con Capello.

Nonostante al diesse Marroccu non piaccia parlare delle trattative mancate, il Cagliari ne ha avute diverse durante il calciomercato. La principale è quella che riguarda Matteo Mancosu del Trapani. Una vera e propria trattativa non c’è mai stata, secondo fonti vicine alla società rossoblù non si sarebbe parlato neanche di cifre. Il profilo del bomber sardo non convinceva appieno il tecnico, che ha sempre scelto i suoi attaccanti con cura, valutando anche la compatibilità con i compagni della rosa. Nonostante Mancosu fosse in scadenza, nessuna squadra lo ha acquistato (ieri ci ha provato il Parma), prova evidente che non era a prezzo di saldo come qualcuno ha sempre voluto far credere. Sau e Longo sono stati preferiti al capocannoniere della B, sarà il campo a dire chi avrà avuto ragione. L’altro nome caldo è quello di Josef Husbauer. Il Cagliari lo ha trattato per quasi due mesi, non avvicinandosi però mai al suo acquisto. Il Cagliari lo ha “mollato” una quindicina di giorni fa scegliendo di puntare su Joao Pedro, in un’operazione che favoriva anche l’uscita di Cabrera.

A chi accusa il Cagliari di aver speso poco, rispondono i dati usciti oggi su diversi quotidiani nazionali. Marroccu ha speso poco più di 12 milioni di euro per gli acquisti, quasi tutti a titolo definitivo o prestiti con riscatto a cifre ottime. Una cifra considerevole per il primo anno di mercato della nuova proprietà. Adesso la mano passa a mister Zeman, che ha dichiarato di essere soddisfatto della sua rosa. Conoscendo il personaggio, viene difficile pensare che non sia così, vista la sincerità con cui il boemo ha sempre espresso le sue opinioni. Le prime risposte sono arrivate sul campo. Il Cagliari ha vinto e convinto in Coppa Italia contro il Catania, una delle candidate a risalire subito in serie A. Ha pareggiato all’esordio in campionato  in una trasferta ostica come quella contro il Sassuolo, soffrendo prima e recuperando poi con carattere la partita, provando anche a vincerla nel finale.

La chiosa finale è sulla frase che Zeman ha rilasciato domenica ai microfoni di Sky Sport nel post match contro il Sassuolo: “Il nostro obiettivo la salvezza? Chi parte per salvarsi è già retrocesso“. Una frase che racchiude tutto il pensiero e la filosofia del boemo. Il Cagliari giocherà tutte le partite per vincerle, in qualsiasi campo e contro qualsiasi avversario. A volte andrà bene, altre volte andrà male. L’importante è avere la voglia e la consapevolezza di dover dare tutto e non accontentarsi mai. A Zeman l’arduo compito di non deludere i tifosi e riportare l’entusiasmo che a Cagliari manca da troppo tempo. Zemanlandia è appena cominciata, tocca a tifosi e appassionati rossoblù scegliere da che parte stare.

 

Giampaolo Gaias

Ti potrebbero interessare anche...

Commenti