Tessitori indossa l’elmetto: “Voglio rimanere e conquistarvi. Spalle a canestro e tiro da tre, ecco dove devo crescere”

Amedeo Tessitori (FOTO: CLAUDIA SANCIUS / SARDEGNA SPORT)

Amedeo Tessitori (FOTO: CLAUDIA SANCIUS / SARDEGNA SPORT)

La stagione scorsa, la prima nella Dinamo Sassari, ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Inutile negarlo, da Amedeo Tessitori - con tutte le attenuanti che si devono concedere ad un ventenne alla prima stagione in Serie A – ci si aspettava maggiore prontezza al cospetto dei giganti della palla a spicchi. Ora si riparte, anche se lo si fa con un infortunio alla mano sufficiente per limitare il pisano nei primi giorni di preparazione. E così, ‘Matteo Tessitore’, come ha confessato di chiamarlo Meo Sacchetti nel corso della presentazione ufficiale di venerdì scorso, vuole confermare tutto quanto di buono che si dice sul suo conto. “E’ uno di belle speranze – ha detto il coach di Altamura – ora è lui che deve convincermi a lasciar fuori qualche americano per schierare lui”.

Lo abbiamo incontrato, irrobustito e col capello corto, sui prati delle chilometriche e verdeggianti tenute algheresi di Sella&Mosca.

Amedeo, l’anno scorso qualche alto e basso: con quale obiettivo si riparte e, soprattutto, come stai?

Abbiamo iniziato la preparazione atletica da due settimane, io presto riprenderò a giocare le sfide cinque contro cinque con il resto del gruppo. L’anno scorso è stato di inserimento, quest’anno non partirò da zero e spero di fare passi concreti sul percorso di crescita.

Si è parlato spesso di un Tex troppo gracile, ma dal punto di vista tecnico su cosa pensi di dover lavorare maggiormente?

Soprattutto spalle a canestro dovrò riuscire a velocizzarmi e mi piacerebbe molto migliorare nel tiro da tre. Non sono una piuma e c’è bisogno di maggior velocità vicino al canestro come sul perimetro.

In un’intervista rilasciata a SardegnaSport.com, capitan Vanuzzo ti aveva giudicato non pronto, forse anche per pungolarti. Credi sia la scelta giusta rimanere o sarebbe meglio andare in prestito a giocare con più minuti e meno pressioni?

Credo che andare in un’altra squadra sarebbe una sconfitta. Sto bene qua e voglio dimostrare a Sassari e alla Sardegna che posso stare in una squadra così forte e con così tanto talento.

Tessitori è al secondo anno alla Dinamo Sassari (FOTO: ELEONORA SECCHI - SARDEGNASPORT.COM)

Tessitori è al secondo anno alla Dinamo Sassari (FOTO: ELEONORA SECCHI – SARDEGNASPORT.COM)

Senti la pressione di dover dimostrare sempre qualcosa, confermando quanto di buono si dice su di te?

Non ci faccio molto caso. Le cose che vengono dette hanno valore fino ad un certo punto, perché poi bisogna dimostrare il loro fondamento. C’è solo da lavorare per poter dire che fosse giusto parlare con toni positivi dell’avvenire di Tessitori.

Capitolo Nazionale: il Ct Simone Pianigiani ti segue e ha pensato concretamente di includerti nel gruppo, quanto ti vedi lontano dall’azzurro?

Quest’estate mi sarebbe piaciuto giocare con la Nazionale. Purtroppo ho avuto un po’ di sfortuna. Io lavorerò sodo durante l’anno per guadagnarmi la fiducia di Sacchetti e Pianigiani. La Nazionale è sognata sin da bambino, io da tanti anni gioco con quella maglia a livello giovanile e ci sono affezionato. Ho conosciuto Pianigiani l’anno scorso durante un raduno per l’All Star Game ed è un grande allenatore con il quale mi piacerebbe lavorare.

Dinamo profondamente cambiata anche sotto le plance: livello della concorrenza rispetto allo scorso anno? Da Eze, Caleb Green, Johnson a Lawal, Todic e Brooks…

Todic lo conoscevo già perché giocavamo insieme a Forlì (stagione 2012-2013 ndr), ragazzo bravissimo e con tanto talento sui due lati del campo. Shane (Lawal ndr) è un atleta con un fisico pazzesco, salta e schiaccia come pochi. Brooks tocca qualsiasi pallone. Dovrò mettermi sotto per poter provare a togliere loro spazio e minuti sul parquet”.

Fabio Frongia

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