Serie D – Selargius-Isola Liri, Zeman: “Problemi economici non risolti. E sulla collaborazione col Cagliari…”

 

Karel Zeman, allenatore del Selargius

Karel Zeman, allenatore del Selargius

Karel Zeman è come sempre molto schietto davanti a microfoni e taccuini. Prende atto e ricorda le difficoltà date dall’organico rimaneggiato, ma non assolve il suo Selargius, battuto 1-0 in casa dall‘Isola Liri. “Il vento mi ha dato fastidio, penso anche alla nostra squadra. E’ vero che si dice sempre come incida per entrambe le formazioni in campo, però credo non sia sbagliato farlo notare. Così come penso sia giusto aggrapparsi anche alle assenze di Alberto Migoni (che piace al San Marino, Lega Pro girone B), Francesco Mannoni e Michele Chelo, perché con questi tre ragazzi in campo siamo un’altra squadra. Si è visto che chi di solito gioca meno ha più problemi di chi solitamente va in campo. Avevamo in campo 6 under, non ci possiamo permettere di averne più dei 4 obbligatori, perché soffriamo davvero molto. Oltre ai due squalificati e a Migoni, si è fermato anche Delrio (oggi in panchina ndr), che si è fatto male alla caviglia, e poi Puddu. Non abbiamo la rosa della Viterbese, quindi le assenze si sentono. Al di là delle assenze, non abbiamo giocato bene, dovevamo tenere la palla bassa, invece abbiamo pasticciato facendo sopraffare da avversari più determinati”.



Quanto hanno pesato le tre assenze di Migoni, Mannoni e Chelo a livello psicologico? “Eravamo molto leggeri in avanti, non avevamo sbocchi. Sia Suella sia Atzori non hanno fornito una buona prestazione. Cardia è stato troppo fumoso”. Come stanno gli infortunati? “Mannoni è in formissima, meno male tornerà dalla squalifica. Migoni questa settimana l’ho visto meno spesso al campo, non so come stia, spero il meglio possibile per lui e per noi”. La situazione in gruppo è serena o le viene sempre voglia di andare via dall’allenamento in settimana“I problemi sono in via di risoluzione – dice Zeman – personalmente, per quanto riguarda la mia situazione, non è stato risolto niente. Spero che ai giocatori sia andata meglio, perché si sono resi disponibili e quindi immagino che a loro vada bene”. Una domanda su suo padre, come l’ha visto o sentito dopo l’esonero dal Cagliari? “Non sono stato con lui in vacanza. E’ andato a Palermo, io altrove”. In quest’ottica, come cambierà il rapporto tra Selargius e Cagliari Calcio? “Sinceramente ho visto solo nel ritiro estivo un paio di volta Pierluigi Carta e Francesco Marroccu, che sono venuti qui, poi non si sono più fatti vedere. Questa collaborazione non mi è mai sembrata tanto attiva”, il commento laconico e sornione del tecnico granata.



Matteo Forzati, portiere del Selargius

Matteo Forzati, portiere del Selargius

Sergio La Cava, allenatore dell’Isola Liri, gongola, ma sa bene che occorrerà crescere non poco per salvarsi. “Sicuramente le assenze del Selargius ci hanno favorito. Non è però facile vincere fuori casa, oggi nella ripresa abbiamo fatto meglio di loro, giocando palla a terra per larghi tratti. Noi dobbiamo giocare sempre col piglio odierno, partita dopo partita bisognerà vendere cara la pelle per risalire, oggi è stato fatto un bel passo”. Campionato che si sta riassestando dopo il mercato, come vede il futuro? “E’ vero che da dicembre ad aprile si gioca un altro campionato rispetto al girone d’andata. Ci sono vari problemi economici, non è facile mantenere gli impegni con stipendi e rimborsi spese, per questo qualcuno si è indebolito. Io credo che noi dobbiamo proseguire per la nostra strada, che è molto lunga. Non montiamoci la strada, dobbiamo migliorare nelle situazioni in campo aperto, sbagliamo ancora troppo spesso l’ultimo passaggio”.

Non una gran prestazione per Davide Petagine, da un mese al Selargius come rinforzo invernale. E’ lui ad aver preso il posto di mediano davanti alla difesa nel Selargius: “Mi trovo molto bene qui, sono tra i più anziani, anche se ho solo 25 anni. Oggi è stata una partita strana, quasi un capitolo a parte nella nostra stagione. Il vento ha inciso, potevamo fare qualcosa in più. Siamo mancati in fase di costruzione, era difficile giocare, il campo non è in condizioni ottime, insomma una serie di cose che non ci hanno aiutato. Il gol dell’Isola Liri? Colpa nostra, un rimpallo ha permesso loro di tornare in gioco, noi non siamo rimasti concentrati. Quale assenza ha pesato di più? Sicuramente tre defezioni così, tutte insieme, si sentono eccome. Chelo, Migoni e Mannoni sono giocatori fondamentali, ora pensiamo all’Olbia”.

Matteo Forzati, fortissimo portiere di proprietà del Latina, è stato decisivo nonostante non fosse al meglio della condizione fisica. “Non mi sento di dare la colpa al vento – dice – Oggi non si è visto il vero Selargius, siamo sinceri. Peccato, perché erano in palio tre punti importanti, e sicuramente se avessimo giocato come sappiamo la vittoria non sarebbe stata utopia. Ora pensiamo all’Olbia, per batterli dovremo essere al top, altrimenti sarà dura. Voci di mercato sul mio conto? Non ci penso, voglio fare del mio meglio, per me la Serie D era un’incognita e per ora me la sto cavando bene. Voglio la salvezza col Selargius, il resto si vedrà quando sarà opportuno e con chi di dovere”.



Fabio Frongia

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