Atalanta-Cagliari, sala stampa – Zola: “Classifica non mi preoccupa. Mercato non chiuso. M’Poku-Ibarbo? Restiamo competitivi”

Gianfranco Zola in conferenza stampa dopo Atalanta-Cagliari

Gianfranco Zola in conferenza stampa dopo Atalanta-Cagliari

L’allenatore del Cagliari, Gianfranco Zola, commenta così la partita persa dai suoi allo scadere per effetto del gol di Mauricio Pinilla. I sardi non hanno sfruttato gli spazi, un k.o. che fa male. “E’ una sconfitta difficile da accettare, negli ultimi 15-20′ pensavo che l’avremmo vinta, ci credevo davvero. L’errore più grande è stato quello di non avere avuto la freddezza sotto porta, la lucidità nell’ultimo passaggio. La distrazione nel gol di Pinilla? Sapevamo che era una situazione che si poteva verificare, loro sono forti là davanti. Quello che non ci sta è la mancanza di lucidità negli ultimi metri, l’Atalanta era pronta a crollare, questa era l’impressione e noi non siamo stati pronti. Detto questo, secondo me i 6′ che l’arbitro ha concesso di recupero sono stati eccessivi. Peccato, non credo che il Cagliari meritasse di perdere questa partita. Resta il fatto che oggi sia stato fatto un ulteriore passo avanti sul piano del gioco”.

Marco Sau è partito dal primo minuto. “Mi aspettavo che desse più spazio in avanti, è un giocatore che ci dà molto in fase di ripartenza, e così è stato fino a quando non è dovuto uscire. Ho scelto lui e non Cop per le sue doti in campo aperto”. Di chi è la colpa in occasione del primo gol? “Non di uno dei due centrali, ma non voglio dire di chi è la colpa. Era una situazione che avevamo preparato in settimana, sapevamo che l’Atalanta per caratteristiche crea problemi sui calci piazzati, ma abbiamo sbagliato sulla seconda palla”. Si parla anche di Samuele Longo: “In questo momento non è per noi salutare giocare con due punte, la squadra va bene con questo modulo (4-3-2-1 ndr). Posso cambiare qualche giocatore, ma l’atteggiamento tattico e mentale è quello giusto, si va avanti con l’albero di natale. Non abbiamo sofferto più del dovuto a mio avviso”.

“Soprattutto nel primo tempo l’assenza di Ekdal si è fatta sentire. E’ un giocatore che sa venire fuori dagli spazi stretti con la palla al piede. Nel secondo la squadra ha trovato un buon equilibrio e stavamo andando bene. Non ricondurrei la sconfitta all’assenza di Ekdal e Rossettini”. Sulla classifica: “E’ importante raccogliere conferme sul nostro gioco e le nostre convinzioni. La classifica conta poco, oggi al di là della sconfitta dobbiamo essere soddisfatti di essere ulteriormente cresciuti. La classifica non è bella, ci dispiace vedere l’Atalanta che si allontana, ma non è il pensiero primario, non deve esserlo”.

Non solo le ripartenze, anche la fase di impostazione non ha convinto. “Mi sono arrabbiato tanto per questo nell’intervallo, avevamo sbagliato troppi passaggi in uscita e in avvio di azione. Questa squadra, per avere qualità, deve avere maggiore personalità. Ci stiamo lavorando ogni giorno e io vedo dei netti miglioramenti”.

“Mi è sembrato di vedere che negli ultimi 20′ la squadra sia andata bene dal punto di vista fisico, è fisiologico che Benedetti e Sau, che non giocavano da molto per un alto numero di minuti, abbiano sofferto dal punto di vista fisico”. Sull’addio di Ibarbo: “Abbiamo ancora Longo e c’è Cop, non sono preoccupato per quanto riguarda il numero di attaccanti. Faremo ulteriori valutazioni con la società dopo questa partita odierna, la squadra resta competitiva anche col cambio Ibarbo-M’Poku. Il belga ha valore e spessore internazionale, sono contento di poterlo allenare”. Qual è il pensiero dopo questa partita? “Non bisogna fare l’errore di concentrarsi troppo sulla classifica, che ha un peso anche psicologico sulla squadra. Però in questo momento bisogna pensare che la classifica è conseguenza di ciò che si fa in campo, e allora meglio lavorare sull’atteggiamento e sull’esecuzione di schemi e gestione delle situazioni. Quando miglioreremo nella gestione dei possessi la classifica migliorerà, posso esserne certo”.

Stefano Colantuono, allenatore dell'Atalanta

Stefano Colantuono, allenatore dell’Atalanta

Il mister dei bergamaschi, Stefano Colantuono, si gode la seconda vittoria su due sfide stagionali contro i sardi. All’andata furono tre punti sudati dopo l’assedio della truppa di Zeman, stavolta il successo è arrivato allo scadere. “Arrivano tre partite toste, ce le giocheremo e cercheremo di fare punti importanti per la nostra stagione. Prima di questa partita avevamo fatto 9 casalinghe e 11 trasferte, quindi normale aver perso qualche punto. Credo che quella di oggi possa essere una svolta, mi è piaciuto Emanuelson quando è entrato, ci serviva un elemento che desse cambio di marcia, e anche il Papu Gomez è stato bravo ad incidere nel finale quando gli avversari potevano essere un pochino sulle gambe. Secondo me Gomez può giocare anche dietro una punta”. Decisivo un gol strepitoso di Pinilla, apparso in condizioni smaglianti. “Mauricio si adatta sempre, anche nel Genoa e nel Cagliari ha sempre svariato sul fronte d’attacco. Lui e Denis non hanno compiti particolari di prima o seconda punta, devono trovarsi la posizione e soprattutto presidiare l’area di rigore perché sono giocatori che come sapete vedono la porta anche in condizioni estreme. Ha fatto un gran gol, oggi non era facile perché il Cagliari è formazione che riparte veloce, si chiude bene, dovevamo attaccare con giudizio e l’abbiamo fatto”. Si aspetta qualcosa dal mercato? “No, nulla. Sapete come la penso. Da oggi alle 23 di domani ci saranno tanti movimenti, tante voci, non è detto che l’Atalanta non rientri in questo tourbillon. L’Inter è interessata a Benalouane, anche a noi potrebbero piacerci alcuni elementi”.

dall’inviato Mariasole Barbato


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