Rally Italia-Sardegna 2015 – Fasolino (FI) e Meloni (PD): “Gallura sede storica, perché i sassaresi vengono fuori ora?”

Un'immagine dal Rally d'Italia Sardegna - Foto: Mirko Zidda

Un’immagine dal Rally d’Italia Sardegna – Foto: Mirko Zidda

Nel primo pomeriggio SardegnaSport.com vi ha proposto l’intervista esclusiva al sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli (LEGGI QUI). Nelle parole del primo cittadino, circa il tema che da settimana fa arrabbiare tante persone, ovvero quello dello spostamento del Rally Italia-Sardegna dalla Gallura all’algherese, molta diplomazia e la voglia di fare il pompiere. Di tutt’altro tenore le considerazioni degli unici due consiglieri regionali eletti in Gallura, Giuseppe Fasolino e Giuseppe Meloni, che hanno emesso un comunicato congiunto.

clicca qui – Giovannelli (sindaco di Olbia): “Non voglio fare polemiche, ma se il WRC va via dall’Italia non si dia la colpa alla Gallura”

La tappa deve ritornare ad essere disputata in Gallura, lungo quelle strade e quegli sterrati che negli anni hanno permesso che l’evento crescesse di importanza e considerazione tra gli sportivi e gli appassionati di tutto il mondo – affermano i due consiglieri regionali, Giuseppe Fasolino (Forza Italia) e Giuseppe Meloni (Partito democratico) – Non e una guerra tra poveri, ma il riconoscimento di un diritto: la sede storica della prova iridata è stata fino al 2013 la Gallura e così deve tornare ad essere. Questo è l’obiettivo che la Giunta regionale deve porsi, inserendo la kermesse mondiale all’interno di un progetto strategico di iniziative che coinvolga l’intero territorio regionale che per conformazione, caratteristiche e peculiarità può e deve diventare meta indiscussa di una fitta rete di eventi di alto livello internazionale“.

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Proporremo che la Giunta non destini risorse per la prova mondiale se non verrà svolta in Gallura“, dicono con forza i due consiglieri. “Se lo scorso anno la tappa del Rally Mondiale ha avuto base logistica nel territorio catalano per scelte che ovviamente non condividiamo, snaturando quello che per gli appassionati dei motori rappresentava la tappa sarda è doveroso che oggi l’evento ritorni immediatamente in Gallura – sottolineano i due consiglieri regionali eletti in Gallura -. Non sorprendono  le difese che numerosi esponenti ed rappresentanti della Provincia di Sassari stanno portando avanti in questi giorni, ma stride il loro richiamo all’unità ed al gioco di squadra per il bene della tappa mondiale in Sardegna. Ci si chiede dove fosse la loro sponda quando la Sardegna ha rischiato in più occasioni di venire cancellata dal calendario del Mondiale Rally e la Gallura lottava da sola per mantenere quello che ormai era diventato un punto di riferimento mondiale. Così come stride la costante necessità di snocciolare numeri, presenze, indotto, ripercussioni economiche dell’edizione 2014, quasi a dover giustificare ad ogni costo la scelta dello scorso anno; attività che scuderie, piloti e fans delle Rally Mondiale hanno sempre fatto naturalmente quando la tappa si svolgeva in Gallura. Senza nulla togliere  alla bellezza ed alla capacità organizzativa della Riviera del corallo, non si può comunque riconoscere che quella non è la sua sede naturale; sarebbe come traslocare la “Grande Vela” dalle acque di Cagliari a quelle della Costa Verde o di Capo Bellavista. La Regione ha il dovere di intervenire prontamente per riportare il Rally nella sua culla natale“.

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