Da Bosa alla Serie A: Pietro Carta e il debutto di un sardo nella massima serie

Pietro Carta calciatore

Pietro Carta

Il 6 Ottobre rappresenta una data importante per il calcio sardo. In quel giorno, dell’anno 1940 infatti, esordiva nella massima serie per la prima volta un sardo. Parliamo ovviamente dei tornei che seguono l’introduzione del girone unico. Precedentemente infatti, alcuni sardi si erano già affacciati alla ribalta nazionale, ma da quando la Federazione nel 1929-30, aveva introdotto questa importante novità, nessun sardo aveva avuto modo di giocare in Serie A. Parte quindi il decimo torneo a girone unico, l’Italia è in guerra da poco meno di quattro mesi. Si pensa che sarà un conflitto breve, vinto in partenza. Così governo e Federazione decidono di non fermare il campionato: i calciatori non vengono chiamati alle armi, le partite servono per allentare i nervi degli italiani. O almeno questo è quello che si pensa. La prima giornata tra gli otto confronti prevede anche quello tra le due neo promosse: Atalanta e Livorno.

I labronici iniziano a costruire la squadra gioiello che due anni dopo, nel 1942-43, si piegherà soltanto davanti al Torino di Mazzola, contendendo il titolo fino all’ultima giornata, quando proprio Mazzola, con una rete a Bari a 5 minuti dalla fine, regalerà il titolo ai granata. Ma nel 1940-41 il Livorno sta ancora seminando in attesa del raccolto. Attesa che però porterà due magri tredicesimi posti prima del sogno scudetto del 1943. La squadra vede tra le sue linee Stua, Zidarich, Capaccioli, Tori, Spagnoli, che saranno determinanti in futuro. Vi militano inoltre il formidabile bomber Viani II, capace di realizzare nella precedente stagione di B, 35 reti in 31 partite e Pietro Carta, interessante giovane attaccante sardo giunto poco tempo prima dal Pescara, dove ha modo di mettersi in luce.

Il tabellino della partita

Il tabellino della partita

Il 6 ottobre si gioca al “Brumana” di Bergamo davanti a 7.000 spettatori. Pietro Carta scende in campo con gli amaranto, la sua squadra perde per 2 a 1, dopo essere passata in vantaggio con Stua. Carta non gioca una gran partita quel giorno, ma la sua presenza dà come un ideale lancio alla presenza di tantissimi suoi corregionali che verranno dopo di lui. A cominciare da Sotgiu e Raccis, fino a Piras, Virdis, Matteoli, Zola, Sau e tantissimi altri, che seguono e seguiranno. Ma Pietro Carta, nato a Bosa il 30 dicembre del 1918, sarà sempre ricordato come il primo.

Mario Fadda

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