Zeman: "Il Cagliari costruito da me? Vero in parte. Volevano rinunciassi allo stipendio…"

Uno Zdenek Zeman al vetriolo quello che parla alla Gazzetta dello Sport all’indomani dell’ufficialità del suo accordo con il Lugano, società svizzera fresca di promozione in Serie A. Il boemo, reduce dalla disastrosa esperienza da allenatore del Cagliari, si è lasciato andare raccontando la sua versione su alcuni aspetti dell’avventura sarda. “Mi spiace non essere 

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Zdenek Zeman, il suo Cagliari non ha mai vinto al Sant'Elia

Zdenek Zeman, il suo Cagliari non ha mai vinto al Sant’Elia

Uno Zdenek Zeman al vetriolo quello che parla alla Gazzetta dello Sport all’indomani dell’ufficialità del suo accordo con il Lugano, società svizzera fresca di promozione in Serie A. Il boemo, reduce dalla disastrosa esperienza da allenatore del Cagliari, si è lasciato andare raccontando la sua versione su alcuni aspetti dell’avventura sarda. “Mi spiace non essere riuscito a dare soddisfazioni a tanti tifosi che credevano in me – dice Zeman alla ‘Rosea’ – è parzialmente vero che ho costruito la squadra, sono arrivati giocatori che non conoscevo o su cui non ero d accordo, ho provato a farli rendere. Nella prima parte di stagione siamo andati bene sul piano del gioco, non dei risultati”.

Il pareggio di Vecino all’ultimo istante in Cagliari-Empoli diede la mazzata finale ai rossoblù. “Pensavo la squadra potesse seguirmi, per questo tornai dopo l’esonero. Dopo l’Empoli hanno rincominciato a giocare di testa loro. Allora era inutile e ho preferito dimettermi”. Si è parlato con insistenza di un ritorno a Pescara, ultima isola felice di Zemanlandia. “Non ho mai pensato di tornare – dice Zeman – e non per soldi, ed è la seconda volta che capita in sei mesi. Anche a Cagliari a dicembre mi proposero di rimanere se avessi rinunciato allo stipendio. Si vede che il calcio in Italia funZiona cosi, ma non credo che le società o un rapporto gestito così abbia futuro”.

 

 

Ora, dopo Turchia e Serbia, la Svizzera: “Ci sono le premesse giuste, a Lugano cerco un posto dove fare calcio nel rispetto delle regole e dei ruoli”, il commento di Zeman, di cui ha parlato proprio alla Gazzetta dello Sport l’agente Pablo Betancourt, socio di minoranza del Lugano che si è fatto da parte anche per le differenza di vedute con il patron Renzetti circa l’ingaggio di Zeman.

Chiusura sull’epilogo della stagione rossoblù, che stava per essere raddrizzata dal successore Gianluca Festa (LEGGI QUI L’ESCLUSIVA). “Se nelle ultime 7 la penultima fa più punti della seconda e l’ultima regala tante sorprese, qualcosa non torna…”, il criptico, sarcastico commento di Zdenek Zeman.

*in aggiornamento*

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