Bomber Pellè, papà Roberto e la Torres anni Settanta

Roberto Pellè, padre di Graziano

Roberto Pellè, padre di Graziano

E’ l’uomo del momento, ma quasi quarant’anni fa (essendo nato nel 1985) non era probabilmente nemmeno nei pensieri di una delle persone più importanti della sua vita. Graziano Pellè da Monteroni di Lecce sta facendo sognare l’Italia intera agli Europei, dopo aver conquistato l’Olanda, ove si era rifugiato (e rilanciato) in seguito agli scarsi successi in patria. A metà anni Settanta, papà Roberto (oggi suo primo tifoso nonché rappresentante di caffè) ha vissuto a Sassari, con la maglia della Torres, una parte importante della sua carriera, arrivando in Sardegna con le credenziali di punta rapida e tecnica (come poi si rivelerà, un po’ dribblomane).




I Pellè con la fidanzata di Graziano

I Pellè con la fidanzata di Graziano

Una piccola curiosità che unisce ancora una volta la Torres e gli Europei odierni, come già l’islandese Finnbogason raccontatovi nei giorni scorsi. Nei ricordi sardi di Roberto Pellè anche alcuni al fianco di monumenti del calcio isolano (ma non solo). L’incontro con Gigi Riva è tra questi: “Ricordo un’amichevole – ha raccontato in una recente intervista – La prima uscita ufficiale del Cagliari dopo l’unico Scudetto. 1970. Vincono due a zero. Segnano Virdis (Pietro Paolo ndr), ragazzino, 16 anni appena, e “Rombo di tuono”, Riva. Un calcio di punizione tremendo. Io in barriera. Feci appena in tempo a schivare quel missile terra-aria. Ho visto solo un altro giocatore calciare con identica potenza, Agostino Di Bartolomei”.

Come dare torto a colui che oggi si gode il panzer sulle cui spalle c’è l’Italia intera.

Fabio Frongia




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