Rafael, portiere brasiliano del Cagliari

Rafael, portiere brasiliano del Cagliari

RAFAEL 6.5 – E’ miracoloso nella prima frazione, dove tiene totalmente in gara i suoi compagni prima con un’ottima doppia parata, poi addirittura neutralizzando il penalty di Thereau. Nel secondo tempo può poco contro il siluro di Perica mentre forse qualcosa in più poteva fare sul corner che porta alla rete di Angella. In generale, ha poco da rimproverarsi.




ISLA 5.5 – Dalla sua parte fa una discreta guardia. Offre solo parzialmente il suo supporto sulla fascia e rimane a volte un po’ troppo bloccato indietro, col freno a mano tirato. Pennella un delizioso cross sulla testa di Borriello nel gol che riapre la gara.

SALAMON 5.5 – Chiude bene su molte situazioni ma fa male proprio in quella che rischia di gettare subito il match alle ortiche, ovvero il disimpegno dove Barella causa poi il penalty. Poteva fare meglio in quella conclusione a porta sguarnita, calciata sui piedi di Danilo.

BRUNO ALVES 5 – E’ in costante difficoltà nel duello con Zapata che riesce a combattere il lusitano dal punto di vista fisico, mentre lo brucia spesso sotto il profilo della velocità. Non è completamente concentrato e lascia troppo spazio a Perica sulla rete che sblocca la gara. Prestazione da dimenticare in fretta.

MURRU 5 – De Paul fa il bello e cattivo tempo dalla sua parte, lui cala col passare dei minuti dopo un inizio generoso, seppur non abbastanza efficace. Molto nervoso, rischia parecchie volte il giallo. Non riesce a limitare gli avversari che attaccano in fascia. Non la peggior prestazione in fase di spinta, comunque non sufficiente.

BARELLA 4.5 – Molto nervoso e poco concentrato. Così si può riassumere la partita di Nicolò Barella che non interpreta la gara con la sagacia tattica e la qualità alla quale ci aveva abituati. Rischia di fare la frittata provocando un rigore davvero ingenuo ma Rafael salva tutto. Abbandona il campo anzitempo per una botta al ginocchio. (dal 76′ Faragò s.v. – Nessun apporto alla gara, come se non fosse mai entrato nella contesa).

TACHTSIDIS 5 – Davvero poca roba quella mostrata dal regista ellenico. Poche geometrie, si preferisce spesso lanciare la palla lunga più che passarla a lui o addirittura è lo stesso greco a lanciare in profondità, senza cercare di far girare la palla. Quasi inesistente nel lavoro di schermo davanti all’ultima linea.




DEIOLA 4.5 – Invisibile nelle due fasi, a tratti deleterio, non onora la seconda chance da titolare concessagli da Rastelli. L’highlight della sua gara è un tiro da fuori che finisce quasi in zona bandierina. (dall’80’ Padoin s.v. – Vedi Faragò).

JOAO PEDRO 4.5 – Poca, pochissima roba da parte del trequartista brasiliano. Solo un tuffo di testa e nulla più, per il primo quarto d’ora è un ectoplasma sul campo e non incide come dovrebbe. (dal 68′ Farias 5.5 – Prova a sparigliare le carte col suo ingresso e a cambiare la gara con le sue accelerazioni e i suoi dribbling. Propizia il gol che accorcia le distanze recuperando una palla che sembrava persa, poi fallisce l’occasione del possibile pareggio a tu per tu con Karnezis).

SAU 4.5 – Tocca pochissimi palloni e non riesce mai a dare una mano a un Borriello piuttosto isolato. Una vera e propria uscita a vuoto quella dell’attaccante barbaricino che a tratti passeggia per il campo e, come se non bastasse, liscia il tap-in che avrebbe potuto portare i rossoblù a un insperato pareggio.

BORRIELLO 6 – Combatte in mezzo alle maglie bianconere, prova a dare il suo apporto alla causa ma non è sufficientemente aiutato dai compagni. Alla fine, alla prima vera occasione, svetta su tutti e infila un non perfetto Karnezis, riaprendo la gara e regalando un finale di fuoco ai rossoblù che per poco non hanno raggiunto il pareggio.




RASTELLI 5 – Squadra scesa in campo senza mordente. Sulle fasce i calciatori friulani fanno spesso ciò che vogliono e le azioni più pericoloso sono di matrice bianconera. Cagliari senza un’idea vera di gioco, un’impiantistica assente con i ragazzi del tecnico campano che si affidano spesso solo a degli inutili lanci lunghi. Permane, come al solito, il problema mentale di questa squadra, in bambola dopo aver incassato una rete e incredibilmente resuscitata non appena una rete improvvisa riapre la contesa. I rossoblù sono ancora una volta eccessivamente lunatici e umorali, problematica che sembra non essere risolvibile nemmeno nella leggere di questo sereno finale di stagione.

UDINESE: Karnezis 5.5, Widmer 6, Angella 6.5, Danilo 6.5, Felipe 5.5, Badu 5.5 (58′ Kums 6), Hallfredsson 6, Jankto 6 (90’+1 Gabriel Silva s.v.), De Paul 6, Zapata 6, Thereau 5.5 (66′ Perica 7). A disposizione: Scuffet, Perisan, Matos, Adnan, Heurtaux, Evangelista, Ewandro, Balic. All. Del Neri 6.5

Mattia Marzeddu

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