Serie A 2017/2018, prime due in trasferta per il Cagliari

Via gli arbitri di porta, dentro la VAR. Intanto, ufficializzate le cessioni di Fossati e Colombi

Il cantiere della Sardegna Arena

Il cantiere della Sardegna Arena

L’assemblea di Lega odierna è stata foriera di novità a proposito del prossimo campionato di Serie A. Il presidente della FIGC Carlo Tavecchio, in un intervento legato all’assemblea sui diritti televisivi 2018-2021, ha annunciato che il Cagliari disputerà in trasferta le prime due partite del massimo campionato 2017/2018. La stagione si aprirà ad agosto e i rossoblù potrebbero disputare la loro prima gara (quella di Coppa Italia) al “Matusa” di Frosinone. Per i sardi che giocheranno le prime due in esterna, ci sarà una formazione che, invece, avrà due match conscutivi in casa: sarà il Crotone ed è alta la possibilità che vede calabresi e isolani affrontarsi proprio nella seconda di campionato, allo stadio “Ezio Scida“.




Due novità, intanto, sul fronte del calciomercato isolano: la società rossoblù ha ufficializzato la cessione di due calciatori. Il primo è Marco Ezio Fossati: come avevamo già riportato nelle scorse settimane, il centrocampista è ora ufficialmente di proprietà dell’Hellas Verona, ‘costretto’ a riscattarlo grazie al raggiungimento della promozione in Serie A. Il secondo è Simone Colombi: il portiere è stato il primo acquisto dell’era Giulini, passa definitivamente al Carpi grazie alla formula del prestito con obbligo di riscatto con cui sardi ed emiliani si erano accordati lo scorso luglio. La Serie A 2017/2018 avrà via il 20 agosto e, dopo il secondo turno, avrà luogo la solita pausa nazionali. Gli azzurri di Giampiero Ventura saranno infatti impegnati nel match più importante delle Qualificazioni ai Mondiali di Russia 2018: ci si gioca l’accesso diretto alla kermesse contro la Spagna di Julen Lopetegui. Per il Cagliari, dunque, l’esordio casalingo potrebbe avvenire il 10 settembre o, in alternativa, nel posticipo dell’11.




Carlo Tavecchio, presidente FIGC al secondo mandato

Carlo Tavecchio, presidente FIGC al secondo mandato

Ci sono altre novità, in materia di normative e tecnologia, che prenderanno piede proprio dalla prossima stagione del massimo campionato tricolore: mentre la FIFA è ancora nella fase di testing, ecco che invece la Serie A, in maniera autonoma, introduce la moviola in campo. E’ stato sempre il presidente Tavecchio, al termine dell’assemblea, a comunicare che la Video Assistant Referee (meglio conosciuta come VAR) diverrà una componente del massimo torneo tricolore, un prezioso strumento – che come abbiamo visto potrebbe comunque non eliminare gli errori – a disposizione degli arbitri. Sarà la stessa FIGC a occuparsi degli investimenti e attrezzare tutti gli impianti della Serie A per prepararli in maniera puntigliosa alle novità che comporta la nuova tecnologia. Dunque, il nostro Paese farà quasi da collaudo rispetto ad altri campionati e competizioni ufficiali, un banco di prova indubbiamente importante. Il presidente della FIFA Gianni Infantino, ha infatti già disposto l’utilizzo della VAR per il prossimo mondiale russo al via tra un anno. Si era espresso in maniera favorevole anche il presidente dell’AIA, Marcello Nicchi, visto che questa tecnologia permetterà di risolvere situazioni dubbie, dai casi di gol-non gol fino a presunte irregolarità, falli in area, espulsioni e scambi d’identità, insomma, una vera e propria arma in più a disposizione del direttore di gara, da sfoggiare qualora le perplessità non permettano una scelta sicura.




All’uscita dall’Assemblea di Lega, il presidente della FIGC Tavecchio si è espresso in merito alle novità emerse quest’oggi (ma già annunciate da più parti) sulla VAR: “Non c’è stata ancora alcuna comunicazione da parte della FIFA, i segnali sono però chiari. Partiremo dall’inizio del campionato. Abbiamo chiesto aiuto e comprensione ai club, in ogni stadio necessiteremo di una sala e otto telecamere. I costi saranno sostenuti dalla Lega, nell’ordine di 2 milioni di euro“. Per un aiuto che entra, un altro che esce: l’introduzione della VAR porterà all’abolizione degli arbitri di porta. Spesso al centro delle polemiche, gli addizionali di porta sono stati un esperimento parzialmente fallito, poiché da quando introdotti sono stato portatori di confusione e perlopiù dannosi verso il direttore di gara. La nuova tecnologia, per quanto non aiuti al 100% a scegliere in maniera corretta – come ben abbiamo visto nel match del Mondiale Under-20 fra Italia e Zambia – potrebbe almeno (finalmente) attenuare le polemiche, per quanto talvolta esse stesse siano il sale delle discussioni calcistiche.

Mattia Marzeddu

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