Burocrazia e formalità, ma non sembrano esserci intoppi sul cammino intrapreso per la rinascita della Torres. Anche se Salvatore Sechi si limita a spiegare come “stiamo cercando di rilanciare il pallone sassarese e sarebbe pazzesco partire con il piede sbagliato – afferma a La Nuova Sardegna – Non vogliamo fare errori o prestare il fianco a possibili contestazioni e quindi è meglio perdere qualche ora ma andare sul sicuro. Siamo d’accordo di rivederci tutti venerdì”.

Intanto, saltato l’accordo con Marco Sanna (leggi qui), si guarda altrove per la panchina. Il nome caldo è quello di Ivan Cirinà (leggi qui la nostra anticipazione), ex torresino ma anche passato da Tergu, tra le altre molte società in cui ha allenato in una carriera giovane ma già molto ricca. Potrebbe essere lui l’uomo scelto da Sechi e Gianfranco Satta (direttore generale) per ripartire, una volta abortito l’iniziale progetto che aveva visto individuare i primi, importanti rinforzi. Meno quotati i profili di Boncore (ci pensa il Castiadas), Pravatà, Chierico e Sebastiano Pinna.

L’ex mediano di Torres e Cagliari aveva parlato di accordo mancato per l’impossibilità di portare con sé un collaboratore tecnico. Così Gianfranco Satta, futuro direttore generale della nuova Torres. “Marco Sanna chiedeva di poter portare con se uno staff importante – ha spiegato a La Nuova Sardegna – e noi in questa fase non possiamo permetterci troppi lussi. Abbiamo preferito seguire un’altra strada e speriamo di poter annunciare il nome di chi si siederà sulla panchina rossoblù già oggi o al massimo domani. Sarà un allenatore che conosce bene la categoria e che negli ultimi anni ha lavorato benissimo. Un sassarese che ama la Torres e che crede nel nostro progetto. Abbiamo già contattato quattro giocatori importanti – ha confermato il dg rossoblù – ma è presto per fare nomi. La pregiudiziale, per chiunque verrà, sarà l’attaccamento alla Torres e la voglia riportarla in alto”.