Il San Teodoro spiega: “No smobilitazione ma cambio di calciatori”

Il presidente biancoviola, Gianni Marongiu, parla del momento di crisi tecnica. “Ma non economica”, assicura

I ragazzi del San Teodoro, con capitan Raimo in testa, in un'esultanza (foto: Alessandro Sanna)

I ragazzi del San Teodoro, con capitan Raimo in testa, in un’esultanza (foto: Alessandro Sanna)

Il San Teodoro non tira i remi in barca, ma si guarda intorno e rilancia a caccia della risalita in classifica. Parole, forti e chiare, del presidente Gianni Marongiu, il quale ha voluto replicare alle indiscrezioni che volevano un gruppo in fase di smembramento e le comunicazioni di “taglio” dicembrino già inviate.



Nulla di tutto questo, a sentire Marongiu. “Non bisogna confondere la parola smobilitazione con l’avvicendamento di alcuni giocatori, cosa che fanno tutte le società all’apertura del mercato di dicembre – dice -. Abbiamo disposto l’interruzione dei rimborsi per via dei mancati risultati, perché non ammissibile essere ultimi con 4 punti dopo 13 partite. E’ un segnale che la società ha voluto dare alla squadra sperando in un riscatto già dalla prossima gara che precede il mercato”.

Guai, però, a parlare di problemi economici o abbassamento della serranda. E Marongiu manda un messaggio allo spogliatoio e all’ambiente, dal quale evidentemente sono usciti i rumors. “Qualcuno è bene che si faccia un esame di coscienza, specie nello spogliatoio e nell’ambiente, noi ci guardiamo intorno come tutti, non c’è una crisi funzionale del San Teodoro Calcio, che continua la sua attività e non tira i remi in barca. Guardiamo avanti, vogliamo vederci chiaro sulla nostra situazione, attendiamo segnali concreti da parte del gruppo, ma la società rimane lì e non smobilita affatto”.



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