Tempio-Alghero, nuovo atto: nel 1947 fu 3-2 nel campionato sardo più duro di sempre

L'impianto di Tempio, modificato dall'arrivo temporaneo del Cagliari nel 2002-2003

L’impianto di Tempio, modificato dall’arrivo temporaneo del Cagliari nel 2002-2003

Nell’immediato Dopoguerra il calcio rifiorisce in tutta l’Isola, finalmente la pace permette che lo sport riprenda quegli spazi che i lunghi anni di guerra avevano ristretto al minimo. Riparte finalmente il campionato di calcio e l’Alghero partecipa alla II Divisione, il Tempio invece viene fondato quando i tornei sono già partiti e per il momento deve accontentarsi di giocare alcune prestigiose amichevoli. In una di queste, in occasione dell’inaugurazione dell’impianto della “Pischinaccia”, batte la Torres col sonante punteggio di 4 a 0.

Il primo campionato termina con la netta vittoria del Cagliari. Nell’autunno 1946, 16 compagini si preparano a dare vita al campionato sardo più di alto livello di sempre, tra queste compariranno anche la neo promossa Alghero e il nuovissimo Tempio del presidente Scano, che si assicura il portiere Tranu strappandolo alla Torres per la notevole cifra di 70.000 lire. Il calendario prevede la sfida al 14° turno. La gara in Gallura (ennesimo atto domenica 15 novembre 2015 al “Manconi”) verrà disputata nel girone di ritorno, esattamente il 1 giugno 1947. I galletti giungono all’incontro dopo l’ottimo pari colto al “Quadrivio” 1 a 1 con la Nuorese. L’Alghero ritorna a casa con le ossa rotte dalla trasferta di Calangianus, gli uomini di casa prevalgono per 7 a 0 sui catalani. Alla vigilia dell’incontro, in classifica le due formazioni occupano la dodicesima piazza con 21 punti ciascuna. Il Tempio prevarrà per 3 a 2.

Gli azzurri ritornano alla vittoria dopo una lunga serie di pareggi, l’Alghero riesce ad opporre solo una tenace difesa, ma questa non basterà. La partita comincia forte, la prima rete giunge al 2’ ad opera di Luciano. Al 39’ sempre l’ala destra tempiese si ripete mettendo a segno la seconda rete su una corta respinta della difesa. Al 6’ della ripresa Demartis segna su calcio di rigore, accorciando così le distanze e mantenendo vive le speranze di rimonta dei catalani. Ma alla mezzora della ripresa la rete più bella dell’incontro, nata da un’azione di Manconi I e di Luciano e conclusa da Rasenti I che infila di precisione in rete, pone fine alle speranze dell’Alghero. Al 41’ a rendere meno amara la sconfitta, giunge la seconda rete algherese: Pinna riesce a battere Tranu, sceso in campo febbricitante. Qualche minuto prima l’arbitro Diana di Sassari aveva espulso Beltrami. Luciano risulta essere l’indiscusso miglior giocatore della partita. La settimana successiva si decide anche la testa della classifica. Il Quartu batte il Bacu Abis per 1 a 0 e conquista il titolo sardo con una giornata d’anticipo.

Di seguito le formazioni scese in campo alla “Pischinaccia” di Tempio.
Alghero: Gobbi, Pinna, Demartis, Lobrano, Beltrami, Fanciulli, Addis, Calciati, Moscatelli, Piras, Goffi.
Tempio: Tranu, Cabella, Vasino, Masu, Zambelli, Manconi II, Luciano, Rasenti II, Manconi I, Rasenti I, Orecchioni.

A cura di Mario Fadda

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