Stadio Cagliari, Signorelli: “Ripetere l’esperienza dell’Amsterdam ArenA”

Zedda, Signorelli e Santoni

Zedda, Signorelli e Santoni

Presso il Cagliari Store della città, è stato presentato nella mattinata di venerdì il progetto per la costruzione della nuova “casa” dei rossoblù: tra i primi a parlare è stato il l’Consigliere d’Amministrazione Stefano Signorelli che mette chiarezza su dove giocherà il Cagliari durante i lavori. ” Olbia sarà un’opzione, non una priorità. Quartu? La vedo molto difficile come opzione, non abbiamo interlocutori e non si possono stabilire strategie”. Signorelli continua: “Avevamo promesso che avremmo presentato il progetto prima di Natale, e abbiamo rispettato i tempi per essere credibili agli occhi dei tifosi. Le informazioni che diamo, le comunichiamo quando abbiamo più di una semplice idea”. Intanto la tribuna centrale sara’ intitolata a Gigi Riva.

Presente anche il rappresentante di B Futura Lorenzo Santoni: “Col Cagliari presentiamo il nostro primo progetto, ma stiamo lavorando anche su altri due stadi. Abbiamo lavorato in maniera molto veloce, ma bene. Questo è il primo passo concreto di B Futura, siamo contenti di averlo fatto con il Cagliari. Siamo i primi ad utilizzare la legge 147 su un suolo pubblico. Si tratterà di uno stadio con licenza UEFA Euro4, con alti standard di comfort e servizi che potrà ospitare anche il Campionato Europeo (come detto nell’articolo di ieri). Vuole essere un esempio normativo per l’Italia, non solo sotto questo aspetto, ma per portare nel nostro Paese un concetto di stadio nuovo”

Signorelli prosegue: “Sarà un qualcosa di nuovo anche per quanto riguarda i materiali essendo costruito in prossimità del mare, per non ripetere l’esperienza del Sant’Elia, che si è “deteriorato” nel tempo”. Interviene poi il sindaco Massimo Zedda: “Ho visto per la prima volta il video l’altro giorno: io sono portato ad immaginare che l’investimento del privato sia equilibrato e dal mio lato pubblico, posso dire soltanto cosa non può fare lasciando al privato tutto il resto, per rispettare le sue esigenze. Noi avevamo detto che non ci sarebbe potuto essere un progetto che avrebbe previsto la speculazione nella riqualificazione dello stadio, vietato anche dalla legge: l’altra questione era proibire la grande distribuzione, il Cagliari Calcio ha rispettato queste condizioni offrendo spazio a piccole realtà. Può essere una soluzione anche per alcuni locali della “Movida”: la metropolitana leggera sfiorerà il nuovo stadio e quello spazio dello stadio sarà un’area “viva”.

Il consigliere d’amministrazione, come anticipato da SardegnaSport,  ha in mente un chiaro precedente:” L’Amsterdam ArenA è stato costruito in una zona alquanto problematica, ora è una delle aree più visitate dell’intera Olanda; quello che vogliamo fare è ripetere questo esempio. Abbiamo presentato un progetto che rispetta le condizioni del Comune in modo da essere approvato. Noi costruiamo lo stadio su una proprietà pubblica, quindi la legge 147 ci consente che il bene, alla fine della concessione, ritorni in proprietà al Comune. Gli “esempi italiani” di Juventus e Udinese e quelli europei ci dicono che, con lo stadio nuovo, si ha un incremento del pubblico di almeno il 30%: ovviamente con più spettatori in un match-day si può far acquisire solidità e sicurezza alla società che potrebbe puntare in alto. Noi abbiamo presentato il primo vero progetto, perché quello di uno stadio nuovo era un’esigenza del popolo sardo già da molto tempo. L’obiettivo sarà quello di terminare nel Giugno 2019, in modo da festeggiare i 100 anni della Società nella nuova casa. Spero di trovare qualche grande sponsor che voglia aiutarci”

dagli inviati Mattia Marzeddu e Fabio Frongia

 

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