Olbia, le pagelle: dilaga il grigiore, si salvano in pochi

L’Olbia viene sconfitta ad Alessandria: le pagelle dei galluresi

Matteo Cotali

Matteo Cotali



ARESTI 7 – Il migliore dei suoi, per distacco. Basta questo per fotografare l’andamento della gara. Se il passivo non è più pesante, i bianchi lo devono solo al loro estremo difensore.

PISANO 4,5 – Probabilmente la peggior prestazione da quando indossa la maglia dell’Olbia. Inesistente in fase di spinta, dannoso e svagato in copertura. (dal 90′ MANCA – sv)

DAMETTO 5,5 – Marconi fa il diavolo a quattro e si rivela un cliente estremamente ostico. Il centrale di Arborea cerca di tenere in piedi la baracca per quanto è possibile.

IOTTI 5 – Gonzalez è avversario di categoria superiore e la differenza si vede tutta: in affanno per tutto l’arco della gara.

COTALI 4,5 – Sestu gli scappa come e quando vuole. Inconsistente anche in fase offensiva (dal 50′ PINNA 5,5 – Entra quando la partita è, di fatto, già compromessa. Cerca di svolgere il suo compitino)

MURONI 5,5 – Non un pomeriggio semplice per il centrocampista oristanese. Lo si intuisce sin dalle prime battute di gioco. Il maggior agonismo dei grigi ha la meglio sulle sue geometrie, anestetizzando così ogni sua iniziativa (dal 90′ PENNINGTON – sv)

BIANCU 5,5 – Guarda negli occhi gli avversari, dotati di ben altra esperienza rispetto a lui, e li sfida con la spavalderia (talvolta eccessiva) tipica degli adolescenti. Qualche rischio di troppo, giustificabile con la voglia di mettersi in mostra. Da rivedere il lavoro di filtro davanti alla difesa. Cala vistosamente dopo l’ora di gioco.

FEOLA 5 – Sestu è uno spauracchio e l’ex Trapani non riesce a garantire un supporto sufficiente a Cotali. Meno lucido del solito anche in fase di costruzione

SENESI 4,5 – La sua prestazione è lo specchio della squadra: mai in partita, vaga spaesato per il campo in cerca della sua collocazione. Invano.  (dal 50′ PIREDDA 5,5 – Minuti preziosi utili per riacquistare il ritmo partita in vista del ritorno in campo dopo la pausa. Va ancora a sprazzi, ma è normale dopo il lungo stop)

RAGATZU 6 – Vorrei ma non posso. Fa quasi tenerezza per la voglia con cui prova a predicare nel deserto di una squadra che non lo asseconda nelle sue iniziative.

OGUNSEYE 5 – Qualche spallata e poco altro. I difensori dell’Alessandria lo annullano dal campo e lui fa poco per emergere dalla mediocrità (dal 81′ ARRAS – sv)

MEREU 5 – La partita odierna rappresentava un importante test di maturità per la sua squadra. Il risultato finale è un pallido eufemismo di una prestazione deludente, a partire dall’approccio mentale. L’Olbia perde contro una squadra tecnicamente più forte, ma perde prima di tutto sul piano motivazionale. L’agonismo, da sempre marchio di fabbrica delle sue squadre, ha premiato i grigi, primi su ogni pallone e vincitori di tutti i contrasti. La sensazione è che la sosta arrivi nel momento ideale per riordinare le idee e ricaricare le pile.

Stefano Sulis


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