Cuore caldo, sangue freddo: per Nicola Murru ci sono da giocare due partite…

Nicola Murru impegnato in amichevole contro il Selargius (foto: SardegnaSport)

Nicola Murru impegnato in amichevole contro il Selargius (foto: SardegnaSport)

Rieccolo. E verrebbe da dire finalmente. Perché se è stato considerato tra i migliori under-21 al mondo un motivo ci sarà. Stiamo parlando di Nicola Murru, promessa del Cagliari che da tempo è ai margini della squadra. Il motivo? L’esplosione di Danilo Avelar, giocatore sul quale Zeman punta tantissimo, il prototipo del terzino zemaniano, bravo nella fase di spinta ma da quest’anno, a parte qualche dormita (vedi Cagliari-Atalanta), prezioso anche nel correre all’indietro e seguire il movimento dei due centrali. In realtà Murru non è mai entrato nel cuore di Zeman, e questo lo si è capito prima del match contro l’Atalanta (“Deve crescere a livello tattico”, disse rispondendo ad una nostra domanda), ma anche nel post gara dell’amichevole di Serramanna (Selargius – Cagliari 1-5) di un mese e mezzo fa, quando il selargino apparve decisamente fuori fase.

Ora un’occasione d’oro. Causa assenza di Avelar, sarà lui, stasera, il padrone della fascia sinistra rossoblù nel posticipo contro la Lazio. Zeman ha optato per la soluzione più logica, quella da manuale offerto dalla composizione della rosa, ovvero l’utilizzo di uno dei terzini mancini in luogo del titolare indisponibile. Accantonate presto le idee che volevano Balzano dirottato a sinistra o Capuano adattato sulla fascia, Murru ha avuto il mandato più importante, dopo i soli 2′ giocati finora, a Reggio Emilia.

Nel 2012, a soli 18 anni, Murru era diventato un punto fermo del Cagliari conquistando anche l’ammirazione di qualche grande (si era parlato di Milan e Juventus), e in pochi avrebbero preferito l’impiego di un Avelar ondivago e inaffidabile. Poi qualche prestazione non all’altezza, un po’ di nervosismo scaturito da questioni extra-calcistiche – a Cagliari sparì dal campo per incomprensioni “contrattuali”, in Nazionale venne punito da Di Biagio per questioni comportamentali – e la speranza che con il maestro dei giovani Zeman tutto si sistemasse sin da Sappada. Invece no, ma la partenza a rilento non ha pregiudicato un futuro roseo.

Murru stasera dovrà giocare non soltanto per il Cagliari, ma anche per se stesso. Ha l’opportunità di convincere il tecnico, i tifosi e i detrattori. Togliere il posto ad Avelar, al momento, è impresa ardua, ma per costruire qualsiasi cosa si parte sempre dalle fondamenta, e oggi nella Capitale sarà l’occasione per posare la prima pietra.

Andrea A.Matacena

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