Cagliari, non è ancora finita: Zeman ha riacceso la speranza, ora a San Siro per vincere

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La delusione per la mancata vittoria contro l’Empoli è tanta, con il pareggio a tempo scaduto di Vecino che ha il sapore della beffa. Il Cagliari aveva in tasca la vittoria, ma all’improvviso l’entusiasmo si è trasformato in disperazione e l’incubo della B ha ripreso ad avvolgere le menti dei protagonisti rossoblù. Una stagione che continua a confermarsi sfortunata, con i ragazzi di Zeman che nel primo tempo hanno colpito anche due legni con Joao Pedro e con M’Poku, e che devono ancora rimandare il primo successo casalingo con il boemo in panchina.

Per la salvezza sempre un’impresa. Se il Cagliari è quello visto ieri nel primo tempo, la rimonta non è un’utopia. Zeman ha rivoltato e trasformato una squadra che sembrava morta, riabilitando calciatori che con Zola non vedevamo quasi mai il campo: Balzano, Ceppitelli, Crisetig e Farias su tutti. Il boemo ha consegnato la regia all’alter ego di Conti, ha rimesso a destra il suo pupillo ex Pescara e ha rimesso al centro della difesa quel Ceppitelli che tanto bene aveva fatto a inizio stagione. Il risultato è stato un Cagliari aggressivo e volenteroso nella prima frazione, con tantissime occasioni da gol create e poca sofferenza. Una linea difensiva alta e aggressiva, i terzini che spingono e un gioco fatto di velocità, tocchi di prima e tagli ubriacanti degli esterni. Finché le forze hanno supportato il Cagliari, la rivelazione Empoli non ci ha capito granché. Poi la stanchezza e forse la paura di vincere hanno fatto abbassare sul campo i rossoblù, che all’ultimo respiro si sono visti raggiunti dal gol dell’ex Vecino.

A bocce ferme si può dire che non sono stati corretti i cambi del tecnico, che ha buttato nella mischia un acerbo Caio Rangel e Cop, entrambi mai entrati in partita e incapaci di mantenere un pallone per togliere pressione ai compagni della difesa e far respirare la squadra. E’ anche vero che i rossoblù, a parte un bel salvataggio di Diakitè, non hanno corso grossi pericoli, mentre il portiere empolese Sepe è stato decisivo in un paio di occasioni.

Visti i due punti persi con i ragazzi di Sarri, il Cagliari dovrà andare a San Siro contro il Milan per ottenere il bottino pieno. Non una novità conoscendo Zeman, che sicuramente avrebbe avuto le stesse intenzioni anche se si fosse vinto contro l’Empoli. Si riparte dal primo tempo scoppiettante del Sant’Elia, con una squadra che ha dimostrato di voler seguire il tecnico, vista l’applicazione e la grinta che ha messo in campo fin dai primi palloni. Si riparte dalla certezza che  il Cagliari del boemo (come dimostrato in diverse partite di inizio stagione) può giocarsi la partita con quasi tutti gli avversari, forse Juventus esclusa. Serve ripartire da un gruppo che crede nell’impresa, crede nel progetto tattico e crede nelle proprie possibilità. San Siro nel girone d’andata fu teatro di un’impresa bellissima di Zeman e dei suoi ragazzi, sabato è l’occasione giusta per fare il bis e continuare a sperare.

Giampaolo Gaias

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