Dinamo Sassari-Aquila Trento, sala stampa – Sacchetti: “Sconfitta meritata. Gli arbitri? Non cerchiamo scuse “

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari (foto: SardegnaSport)

Meo Sacchetti, coach della Dinamo Sassari (foto: SardegnaSport)

Queste le dichiarazioni di coach Meo Sacchetti dopo la sconfitta casalinga della Dinamo Sassari contro l’Aquila Trento: “Abbiamo avuto un approccio simile alla partita contro Capo d’Orlando, con poca intensità. In questo modo ci siamo trovati subito a dover inseguire. Nell’ultimo quarto abbiamo trovato un parziale positivo, ma a quel punto sono stati bravi anche i nostri avversari, che hanno trovato dei canestri importanti anche da otto metri. Mi dispiace averla persa, però per come è andata non ci meritavamo la vittoria. Questo deve essere chiaro. Abbiamo fatto fatica, li abbiamo ripresi e poi ci è mancata la lucidità per portarla fino in fondo. E’ una sconfitta che ci sta. Ultimamente non riusciamo ad avere quella aggressività mentale che ci aveva permesso di vincere alcune partite importanti, specialmente in casa. Poi quando trovi una squadra come Trento, molto brava in transizione, diventa tutto più difficile.” Brian Sacchetti meritava di giocare di più? “Secondo me no”, è la risposta laconica. Poi ancora: “Kadji è stato bravo contro Mitchell. L’ho inserito proprio perchè volevo che togliesse visuale al suo avversario, mentre dall’altra parte Logan ci ha dato l’energia per il sorpasso. Ma quello che ci è mancato è l’atteggiamento: in queste partite spesso abbiamo troppa leggerezza, mentre io vorrei vedere più cattiveria. Abbiamo alti e bassi a livello di forma fisica, con alcuni singoli che non sono al meglio. Abbiamo giocato contro una buona squadra che ha meritato la vittoria, e ci manca ancora qualcosa per ritornare quelli che siamo. Gli atteggiamenti sono importanti, e noi non riusciamo ad avere quello giusto fin dall’inizio. Ora dobbiamo far tirare il fiato a qualcuno e continuare a lavorare. Le prossime cinque partite saranno molto importanti, anche dal punto di vista mentale. Gli arbitri? Non troviamo scuse. Ci sono state situazioni particolari, che però non hanno influito sulla partita. I fischi possono andare a favore o contro, non possiamo attaccarci a questo.”

Amareggiato anche Jack Devecchi: “Abbiamo preso un break importante nei primi due quarti, poi abbiamo fatto fatica a ritornare in partita. Ci siamo riusciti, spendendo però troppe energie e Trento a quel punto è stata brava a vincere. Abbiamo sofferto il loro pressing, e abbiamo permesso troppe conclusioni facili aperte. Non siamo riusciti a contrastarli nemmeno con la zona, abbiamo perso gli equilibri e abbiamo concesso chance da tre e a rimbalzo Mitchell? E’ un grande giocatore, aveva fatto danni anche all’andata. Sapevamo bene della sua pericolosità, purtroppo siamo partiti male permettendogli di segnare i suoi canestri. A quel punto è entrato in gas ed è diventato molto difficile fermarlo. Le brutte partenze ci stanno caratterizzando ultimamente, non riusciamo a trovare il nostro ritmo partita. Non penso sia un problema fisico, e nemmeno mentale: io non sono sazio, e spero non lo siano anche i miei compagni di squadra. In settimana tutti dimostrano grande voglia di vincere. Ora bisogna resettare e riprendere a giocare di squadra. La rincorsa al secondo posto si complica, speriamo di giocarcela al meglio a partire da Reggio dove vogliamo riscattare queste ultime due sconfitte.”

Così, invece, il collega Maurizio Buscaglia: “Siamo riusciti a rispettare il nostro piano partita, e voglio sottolineare l’impatto positivo avuto dai miei giocatori. Non era facile incontrare la Dinamo, che voleva rifarsi dopo la sconfitta dell’andata e il ko di Milano. Siamo partiti molto bene, facendo un buon lavoro in difesa e aprendo il campo per i nostri tiratori. Non potevamo pensare di venire qui a difendere solo il gioco degli altri, dovevamo mettere pressione a Sassari e ci siamo riusciti, contrastando bene anche i loro rientri. Portando la gara su un punteggio alto abbiamo rischiato, ma il fatto di tirare con percentuali alte ci ha dato nuove sicurezze. Nel secondo tempo c’è stata una gran battaglia, la partita è stata bella ed equilibrata. Mi viene in mente una cosa da rimarcare: quando una squadra è costantemente avanti, una volta che viene raggiunta, in un contesto simile, è difficile che riesca a trovare le forze per reagire. Noi con grande energia siamo tornati a -1 e poi siamo passati di nuovo avanti. Avevamo bisogno di questo passo in più, siamo riusciti a trovare difese e contropiedi con coinvolgimento di tutta la squadra. Abbiamo portato quattro giocatori in doppia cifra, e questo dimostra la nostra fluidità in attacco.”

dall’inviata Eleonora Secchi

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