Dinamo Sassari-Brose Bamberg, le pagelle – Passo indietro per Petway, Alexander non si vede mai

Haynes, Petway e Logan

Haynes, Petway e Logan

M. Haynes 5,5 – Ogni tanto prova a scatenare il suo strapotere fisico dal palleggio, ma non sposta più di tanto nonostante i 14 punti con buone percentuali. Insufficiente anche in regia: troppi palleggi, poco ritmo all’azione.

B. Petway 4,5 – Un tuffo per rimettere in gioco un pallone vagante, una tripla importante contro la pressione della difesa e poi il nulla più totale. Anche stavolta si gestisce in maniera pessima dal punto di vista disciplinare, spendendo 4 falli in un amen e commettendo il quinto con una reazione che denota tanta, tantissima frustrazione. Un deciso passo indietro dopo qualche prestazione che aveva lasciato ben sperare.

D. Logan 5,5 – Primo tempo un in ombra, poi prova a indicare la strada nel terzo quarto entrando in campo con grande aggressività. Segna 8 punti di fila illudendo una Dinamo che, a lungo andare, finisce col pagare i soliti problemi di tenuta mentale.

G. Devecchi 5 – Serata molto povera di soddisfazioni per lui: prova a girare l’inerzia partendo dalla difesa, ma il metro scelto dagli arbitri non lo aiuta.

J. Alexander 5 – Si prende una partita di pausa. Forse poco coinvolto dalle sue guardie, non entra praticamente mai in partita.

L. D’Ercole s.v. – Poco più di sei minuti sul parquet senza incidere.

B. Sacchetti 5,5 – A lungo in missione difensiva sull’immarcabile Melli di questa sera. Il pur generoso Brian non può che soccombere.

R. Stipcevic 5 – Va bene il corri e tira, ma il croato forza troppo spesso dal palleggio, risultato a tratti deleterio.

C. Eyenga 5,5 – Probabilmente il più vivo tra i biancoblù. Quattordici punti di buona fattura, anche se – come i compagni – cala non poco nel secondo tempo.

J. Varnado 5,5 – Quando cercato (troppo raramente, forse) non se la cava nemmeno male. Poi sotto le plance si fa davvero troppo difficile per cercare di tirar fuori qualcosa di buono.

all. R. Sacchetti 5,5 – La partita si sviluppa esattamente nel mondo in cui – stando alle dichiarazioni della vigilia – avrebbe voluto evitare. I suoi entrano bene in partita, ma non riescono a mantenere intensità difensiva sul lungo periodo e finiscono con l’abbandonare completamente la gara in preda allo sconforto. Oggi, al di là dell’evidente divario tecnico con gli avversari (la Dinamo è squadra troppo corta per poter essere competitiva a questo livello), sarebbe stato lecito attendersi almeno una prestazione orgogliosa, simile a quella che l’anno scorso consentì di battere lo Zalgiris. Una vittoria che, non a caso, continua a rimanere l’unica del Banco di Sardegna in Eurolega.

Roberto Rubiu

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