L’aziendalista Calvani si è già preso la Dinamo Sassari?

Jarvis Varnado

Jarvis Varnado, in ripresa dopo il difficile avvio

Probabilmente se il professor James Naismith dell’università del Massachusetts non avesse avuto la geniale idea di appendere delle vecchie ceste sui lati della palestra del proprio college nel lontano 1891, avremmo potuto vedere il signor Marco Calvani da Roma dietro una scrivania a far di conto all’interno di un ufficio. Il nuovo coach della Dinamo Sassari con fare metodico, ma allo stesso tempo istintivo e coinvolgente durante la partita e soprattutto nei timeout, sta dando la sua impronta ai campioni italiani in carica. Già dal suo arrivo in quel monday-night contro Pesaro, si era intuito di come seguisse con attenzione la squadra affidata in quel caso agli abili Maffezzoli e Citrini. Metodo che poi è stato confermato l’indomani durante la conferenza stampa di presentazione, dove si è definito un aziendalista e ha sottolineato l’importanza del dialogo con giocatori e staff: ma soprattutto aveva iniziato di parlare di numeri, in particolare di quelli difensivi, leit-motiv che continua a ripetersi durante i suoi incontri con la stampa. “L’attacco va assolutamente bene, ma prendere 48 punti in due quarti da Pesaro è inammissibile” o “concedere solo 22 punti in due quarti è un buon risultato” contro Capo d’Orlando, sono solo alcune delle frasi che fanno un po’ da cartina di tornasole di quanto l’ex tecnico della Virtus Roma tenga alla propria retroguardia. Difesa che alterna sempre più spesso la uomo e la zona, che nell’ultima sconfitta di Eurolega con il Maccabi Tel Aviv è stata un po’ inefficace contro una squadra abilissima oltre l’arco, pronta a sfruttare l’extra-pass sui raddoppi sassaresi.

Attacco “ragionato”: In sole 4 partite Calvani, sta riuscendo a cambiare la mentalità “sacchettiana” del run&gun. I tiri in transizione, solo uno preso (male) da Eyenga nella partita con il Maccabi, e le azioni di tiro nei primi 10″ si contano gara dopo gara sulle dita di una mano. Sempre più numerosi invece i vari pick&roll (con Varnado), qualche pick&pop visto ieri con Alexander e  un giro-palla più fluido per far muovere la difesa avversaria per cercare un buon tiro. Soltanto nel palpitante finale del Round8 di Eurolega con un Marquez Haynes infuocato, Calvani ha deciso di affidarsi al caro vecchio isolamento e sfruttare l’individualità.

Marco Calvani

Marco Calvani

Archiviata la parentesi di Eurolega, dove ancora Sassari non si è sbloccata dalla quota 0, ma ha comunque fatto vedere dei passi avanti e delle risposte, ora la testa va al campionato. A Capo d’Orlando si è vista una Dinamo Sassari solidissima, in un campo dove nelle stagioni scorse aveva palesato delle difficoltà: ma soprattutto hanno colpito le facce diverse dei vari Varnado e Petway, sembrati dei giocatori totalmente differenti da quelli di inizio stagione. Domenica nell’anticipo delle 12:00, arriva al PalaSerradimigni l’Aquila Trento appaiata a quota 12 in classifica coi sassaresi che ritroveranno Logan e forse Petway, tenuti a riposo ieri rispettivamente per un problema muscolare e una fitta al ginocchio: un test importante per vedere se Calvani si è preso totalmente la Dinamo, o se quello visto in queste 4 partite era frutto soltanto dell’entusiasmo momentaneo dovuto al cambio di gestione.

Matteo Porcu

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