Olbia-Pro Piacenza, le pagelle: Pisano e Muroni sugli scudi

Montaperto 6 – Oggi può assistere serenamente alla prima vittoria dei suoi. Impegnato solo una volta nel primo tempo dalla conclusione defilata di Marchionni, sbriga con autorità l’ordinaria amministrazione.

Cotali s.v. – Una distorsione mette KO la caviglia del terzino, costretto a lasciare il campo all’inizio della gara. (Dall’11’ Russu 6 – Un primo tempo con qualche errore di troppo lascia spazio ad una ripresa più che positiva con proiezioni offensive, conclusioni e cross senza far mai mancare una solida copertura in fase difensiva).

Miceli 6,5 – Partita senza sbavature per il centrale che, con ordine e precisione, ha azzerato la pericolosità di un cliente tosto come Pesenti.

Dametto 6 – Ha abituato a standard molto alti, per questo si fanno notare le prestazioni macchiate da qualche leggerezza. Nel complesso prova comunque sufficiente.

Pisano 7 – Una sgroppata da una fascia all’altra all’84’ fa capire parecchio del perché Mignani spenda parole di elogio per un giocatore che comunque non ha bisogno di presentazioni. Condizioni fisica in netta crescita e partita impeccabile sulla fascia destra.

Geroni 6,5 – Leader conclamato del centrocampo bianco, vive in uno stato di forma eccelso. Sfiora il gol dalla distanza in due circostanze.

Piredda 6,5 – Può spaccare la partita in qualsiasi momento. E lo fa. Altro gol da mettere in cineteca, stavolta vale i tre punti. (Dal 74′ Auriemma 6 – Entra per mettere peso e centimetri. Fa valere la sua stazza).

Muroni 7 – Un diesel inesauribile che non conosce pause neanche sotto una canicola come quella di oggi. Frangiflutti di grande dinamismo, sfiora il gol con una zuccata.

Cossu 6,5 – Grande brillantezza atletica a supporto di una classe cristallina. Il solito spettacolo quando ha la palla tra i piedi.

Kouko 6,5 – Il grande lavoro sporco (e spesso oscuro) che svolge per l’innesco della manovra bianca è degno di menzione d’onore. Troverà lucidità anche sotto porta. (Dall’86’ Ragatzu s.v. – Una manciata di minuti e un movimento da bomber di razza bastano per dire che Daniele è tornato).

Capello 6 – Ancora un po’ avulso dai meccanismi d’attacco dell’Olbia, non sempre fa la cosa giusta quando ha la palla tra i piedi. Il costante movimento e l’asfissiante pressing sul portatore di palla evidenziano comunque il giusto spirito.

All. Mignani 6,5 – Gara preparata in maniera impeccabile, la squadra non soffre in nessun reparto il 4-3-3 del collega Pea e sa attendere il momento giusto per sbloccare il risultato. Segno di un’avvenuta registrazione a livello mentale e di una crescita costante per un’Olbia che ha finalmente dimostrato di poter vincere esprimendo un calcio di qualità anche in Lega Pro.

 

Roberta Marongiu