Hervatin: “Fuori l’orgoglio”

Per il Lanusei un solo imperativo: “tirar fuori cuore e orgoglio”

Gianluca Hervatin in mezzo ai ragazzi

Domenica, il Lanusei di Gianluca Hervatin attraverserà il Tirreno per la prima trasferta “continentale” della stagione, alla ricerca della vittoria. Sarà contro il Monterosi – squadra neopromossa, allenata dal tecnico David D’Antoni – che gli ogliastrini cercheranno il riscatto. Lo Stadio Martoni, situato nel comune di circa 4500 abitanti della provincia viterbese, sarà il teatro di quella che si preannuncia essere una accesa sfida tra le due squadre che si trovano nella parte bassa della classifica: Lanusei a quota zero, Monterosi a +1 grazie al pareggio ottenuto all’esordio contro L’Aquila.



Sarà un banco di prova importante, il tecnico sardo non si nasconde: «Andremo in trasferta a giocarci le nostre carte, quello che ci serve è una reazione sotto l’aspetto caratteriale. Ho bisogno di vedere ragazzi che mettono in campo tutto ciò che hanno, che corrono a 200 all’ora su tutti i palloni e che abbiano una reazione d’orgoglio che vada oltre i limiti tecnici e la bravura del collettivo. Ci vuole cuore e coraggio».

Che sarà battaglia vera lo ha confermato anche il direttore sportivo della squadra laziale, Emiliano Donninelli, intervistato da NewTuscia.it: «Già da domenica contro il Lanusei avremo voglia di riscattarci. Sarà una partita molto difficile. Sappiamo che i sardi sono una formazione molto organizzata, non verranno certo a fare la vittima sacrificale».

Così come accaduto al Lanusei in occasione della gara contro il Trestina, anche il Monterosi sconfitto dall’Ostia Mare ha deluso sul piano della tenuta mentale: «La prestazione di domenica – continua il diesse viterbese – a differenza delle altre due che facevano parte di un percorso di crescita, ci ha fatto compiere un passo indietro sull’atteggiamento e sull’approccio alla partita. Qualcosa non ha funzionato. Di questo ne siamo consapevoli e dispiaciuti. Ma a volte alcuni passi falsi fanno parte del gioco e sono d’insegnamento per il futuro».




Non potendo contare sugli indisponibili Franca (espulso per 3 giornate “per avere, a gioco fermo, colpito un calciatore avversario con un violento schiaffo alla nuca”), Spanedda, Masia e Ianni Basilio, il mister turritano cambierà qualcosa nel modulo proposto per adattarsi ai giocatori a disposizione, ma la tattica non sarà essenziale perché secondo Hervatin il loro modo di giocare: «porta a creare almeno una decina di palle gol. Raramente subiamo il gioco degli avversari. Il problema restano le palle inattive e per quelle non sono previsti moduli».

Come accaduto anche domenica scorsa, il Lanusei paga gli errori difensivi: «solitamente non hanno responsabilità individuali – spiega il mister – perché risultano collettivi. A noi non sta accadendo e l’errore del singolo si sta notando». La sua disamina sul cammino percorso fin qui è, ancora una volta, schietta: «Stiamo accusando le sconfitte, che si sa, non aiutano a vincere. Stanno emergendo lacune che conoscevamo, la più grossa è certamente non riuscire a concretizzare. Consapevoli dei limiti, dobbiamo correggere qualcosa per diventare più competitivi. Sono sicuro che questo non sia il massimo che possiamo fare, cosa che, invece, proveremo a fare domenica».

Il tempo per lavorare c’è, ci sono tantissime partite da giocare «Non possiamo far passar passare troppo tempo e il percorso potrebbe ancora riservarci brutte sorprese. Dobbiamo lavorare con serenità, ma io sono ottimista. Conosciamo le difficoltà e proviamo ad uscirne insieme. Nel calcio non esistono scuse – chiosa l’allenatore – sta solo a noi dimostrare di non essere i peggiori, cosa al momento evidenziata dalla classifica».

 

Roberta Marongiu



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