Rastelli: “Guardiamo sempre un gradino avanti”

“Bello l’abbraccio con Borriello”

Massimo Rastelli, tecnico del Cagliari

Massimo Rastelli, tecnico del Cagliari

Al termine di Cagliari-Chievo, nella sala stampa dello stadio Sant’Elia si presentano gli allenatori delle due formazioni per le interviste postgara. Così analizza la gara coi gialloblù Massimo Rastelli, allenatore dei sardi: «Non potevo chiedere di più ai ragazzi. Avevamo una grande occasione contro una squadra del nostro livello volevamo tornare a vincere in casa e ci siamo riusciti. Siamo stati bravi a sfruttare le occasioni, e altrettanto bravi con Rafael a chiudere la porta in alcune situazioni. Da un po’ di tempo vedo i ragazzi allenarsi con grande entusiasmo e non sempre questo si traduce in campo con una vittoria, spesso si tratta anche di una questione mentale. Tra le tante note liete di oggi, Sau che torna al gol, Borriello che timbra ancora e la doppietta di João Pedro. Sono molto contento anche per Salamon e Deiola, che si sono fatti trovare pronti dopo tanti allenamenti fatti con grande intensità. Li tengo sulla corda, insomma, e stavolta mischiare le carte è stato semplice perché il Chievo ha un’impostazione simile alla nostra. Visti infortuni subiti, possiamo dire che il progetto tecnico non sia neanche mai partito, ci siamo sempre dovuti adattare e da qui alla fine credo ci siano tutte le condizioni per vedere un Cagliari che vince e diverte».

Su Borriello: «Aspettavano tutti Borriello con curiosità. Grande professionista, tutti pensavano fosse venuto a svernare. Nel girone di ritorno il nostro rapporto si è cementato, l’abbraccio è stato molto bello. Cosa chiedere alla squadra? Di guardare sempre un gradino avanti, per ora siamo a due punti dall’Udinese. Cercare la vittoria in ogni gara. Farias? Ho lui, Borriello e Sau davanti, uno deve per forza partire dalla panchina. Metto chi è più in condizione. Quando gli avversari calano credo possa dare di più ed esaltarsi. Colombo? La squadra ha dato tutto, volevamo che oggi esordisse e chiudesse la carriera. Oggi chiude la carriera da professionista. L’ha fatto in una grande gara, con grande cornice di pubblico».

 




Continua così il tecnico campano: «Rinnovo? Ho contratto fino al 2018. Dobbiamo arrivare fino alla fine, sederci e guardarci negli occhi per valutare. Dobbiamo pensare solo al Cagliari ora, migliorare e far emergere le potenzialità, soprattutto coi giovani che abbiamo in rosa. Poi parleremo del futuro. Il Chievo? Non è facile con questi infortuni e la situazione tranquilla, fanno scadere la qualità degli allenamenti. L’undici sceso in campo era competitivo ma Cagliari affamato e coi gol iniziali abbiamo tramortito le loro velleità. Dispiace per il giallo di Ionita, che era diffidato».




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Queste invece le parole di Rolando Maran, nocchiero dei clivensi: «I 10 giocatori assenti oggi avrebbero potuto dare una mano ma non nascondiamoci dietro le assenze. Non dobbiamo fare prestazioni simili, è necessario invertire la tendenza. Abbiamo fatto grande campionato ma non dobbiamo buttare tutto via con questo finale e nonostante l’obiettivo ottenuto da tempo. A fine primo tempo ho detto che bisognava cambiare alcune cose ma non ci siamo riusciti per vari motivi. Iniziamo a fare autocritica e capire in settimana come lavorare per cambiare rotta. Meggiorini? Da valutare l’entità dell’infortunio. Lui è lottatore e se è uscito così deve esserci qualcosa».

 «Se oggi discutiamo sulla prestazione individuale commettiamo un errore. La squadra deve avere spirito diverso nell’affrontare le partite restanti. Faremo il possibile per arrivare a domenica prossima con lo spirito giusto. Ci sarà da lavorare duro ed essere severi con noi stessi. È venuto meno lo spirito di sacrificio, fondamentale per noi. Abbiamo fatto un campionato sopra le righe grazie al nostro carattere, nel momento in cui viene meno facciamo figure come quella odierna».

dagli inviati Mattia Marzeddu e Francesco Aresu




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