Olbia, Aresti: “Possiamo fare un bel campionato”

Il portiere di Narcao difenderà i pali galluresi: “Le responsabilità non sono un problema”

Simone Aresti, originario di Narcao, ha giocato con Cagliari, Pistoiese, Alghero, Savona, Pescara, Ternana

Simone Aresti, originario di Narcao, ha giocato con Cagliari, Pistoiese, Alghero, Savona, Pescara, Ternana

Intervistato da Ilenia Giagnoni per L’Unione Sarda, il nuovo portiere dell’Olbia, Simone Aresti, si è raccontato ed ha raccontato le sue emozioni, scaturite dal triennale che lo riporta in Sardegna, con il sogno un giorno di vestire nuovamente il rossoblù del Cagliari. Aresti esordì in Serie A nel 2007, ultima giornata con Ascoli-Cagliari 2-1 (gol dell’altro debuttante Marco Mancosu, fresco di prolungamento con il Lecce, in Serie C), poi il lungo girovagare con ottimi consensi tra Savona (Serie C), Pescara e Terni (Serie B), ed ecco la nuova avventura, scendendo di categoria e investendo su se stesso.




“L’Olbia mi ha fatto sentire importante – dice Aresti – la passione del presidente Marino e del ds Carta, il progetto, superano le cifre che sono più basse rispetto alla Serie B”. Il portiere di Narcao, classe ’86, non ha problemi nel confessare di avere deciso in pochissimo tempo, in una trattativa che sembrava fatta e poi si è ufficializzata dopo un paio di settimane di stallo. Obiettivo “divertire il pubblico e fare un bel campionato”, promette Aresti, anche grazie “all’esperienza maturata l’anno scorso e ad un paio di innesti”.

Un anno fa l’accordo chiuso per tornare nell’isola nel progetto Cagliari-Olbia, differito perché con il Pescara non ci fu intesa anche per via di alcuni malintesi di mercato precedenti. Il passaggio a Olbia è quasi la chiusura di un cerchio, aperto con il taglio del cordone ombelicale col Cagliari: “Ninni Corda mi fece cambiare idea quando pensavo di mollare dopo un infortunio, con lui a Savona ho conquistato la C1 sul campo e poi dopo la Serie A con il Pescara”, afferma Aresti, che non dimentica il suo mentore nuorese, fautore qualche anno fa del celebre Savona dei sardi.

La chiusura è dedicata al futuro: “Non ho paura delle pressioni, mi piace avere delle responsabilità, anche dentro lo spogliatoio, sono felice di lavorare con mister Mereu e il preparatore dei portieri Orlandi. Acquafresca? E’ un amico, spero possa venire all’Olbia, è tornato quello visto a Cagliari”.




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