Dinamo Sassari-Tessitori, l’operazione della discordia: è sotto contratto ma si allena con la Stella Azzurra

Amedeo Tessitori, al centro, scherza con Esben Reinholt (foto. SardegnaSport)

Amedeo Tessitori, al centro, scherza con Esben Reinholt (foto. SardegnaSport)

 

Si può passare da essere una delle promesse più fulgide in assoluto del basket italiano (e forse qualcosa in più) allo status di oggetto misterioso del quale è impossibile parlare e domandare? Evidentemente sì, se si pensa ad Amedeo Tessitori, vent’anni compiuti un mese fa (nacque a Pisa il 7 ottobre 1994) e da almeno due mesi ai margini della Dinamo Sassari, che lo acquistò nel 2012. Furono i sassaresi, con un investimento rilevante dal punto di vista economico (contratto pluriennale a cifre crescenti di anno in anno), a strapparlo alla concorrenza, prelevandolo  dalla Virtus Siena, con la cui maglia conquistò Coppa Italia di LNP 2011 e titolo di miglior giocatore della manifestazione.

Un rapido passaggio in Sardegna, poi il sagace prestito in Legadue, a Forlì, dove il ragazzo mostrò di saperci fare pur denotando quelle carenze che si confanno ad un cestista poco più che adolescente. Nell’estate 2013 la Dinamo Sassari decide di tenerlo nel roster a disposizione di Meo Sacchetti. Una stagione passata molto spesso a guardare – pur con qualche lampo come la Coppa Italia conquistata partendo in quintetto o i 14 punti siglati contro Montegranaro – l’appoggio di tutto l’ambiente che coccola la promessa di casa ma prestazioni che parlano di un livello troppo elevato per le capacità presenti in quel momento nei 207 centimetri del pisano. Arriva l’estate, la considerazione del mondo azzurro non manca, il ct Simone Pianigiani si fa sentire, cresce la consapevolezza che il 2014/2015 sarà stagione dove cominciare ad avere risposte. C’è però un problema alla mano, roba abbastanza delicata, soprattutto per uno sportivo, e allora cominciano i guai.

Tessitori decide di sottoporsi ad intervento chirurgico per presentarsi nel ritiro tirato a lucido. Lo fa da specialisti di fiducia, vicino casa, e ad agosto torna in Sardegna per vivere il mondo Dinamo: manifestazioni collaterali, lavoro atletico, prime amichevoli, integrazione in un gruppo rivoluzionato. Si allena a parte, ad agosto, perché deve recuperare dai postumi dell’intervento chirurgico, ma è pronto ad aggregarsi al plotone, come dice a SardegnaSport.com a margine della presentazione della squadra ad Alghero.

Tessitori al tiro al Pala Serradimigni (foto: SardegnaSport)

Tessitori al tiro al Pala Serradimigni (foto: SardegnaSport)

“Andare in prestito e non giocarmi le chance che Sacchetti mi darà sarebbe una sconfitta – diceva convinto Tex – so che devo migliorare fisicamente e nel tiro da 3, ma sono pronto”Il 24 settembre, al termine della conferenza stampa di presentazione di Cusin, il presidente Stefano Sardara ribadisce che “la società punta tanto su Tessitori”, la cui indisponibilità aveva portato all’ingaggio del centro friulano. Ripete quindi quanto dichiarato il 13 luglio, dopo le parole di capitan Vanuzzo (sempre a SardegnaSport.com) su Tessitori: “Ancora non è pronto”, disse l’ala veneta. “Non scherziamo, Amedeo è un patrimonio della società”, tuonò a mezzo Facebook Sardara.

Fin qui tutto nella norma, è risaputo che Tessitori non giocherà le prime amichevoli della Dinamo Sassari in giro per la Sardegna, ma prima o poi esordirà. Il dilemma tra prestito e permanenza c’è, è normale, visto che il roster è robusto e di spazio per Tex sembra essercene poco. Ma ad inizio ottobre, con la squadra che ha appena giocato a Cagliari, si scopre che Amedeo Tessitori non compare in alcuna foto ufficiale. Ne girano alcune dove c’è addirittura un “buco”, probabilmente solo una coincidenza, ma le domande che da mesi si sussurravano si trasformano in rumors, poi in pettegolezzo, poi in voci incontrollate, molte antipatiche e false.

Un susseguirsi di malelingue frutto dell’assenza di chiarezza, di una gestione della comunicazione imperfetta che ha finito per sedimentare il mix di curiosità e gossip. “Che fine ha fatto Tessitori?”. Possibile che un prospetto di tal caratura sia stato accantonato senza remore, senza spiegazioni. Ma non era un patrimonio del club? Occorre risalire ad agosto, forse a settembre, ma poco importa. La Dinamo Sassari non gradisce la scelta di Tessitori di affidarsi a personale medico diverso da quello di sua fiducia, e così si arriva alla frizione, evoluta presto in frattura. Tessitori, di fatto, anche se non ufficialmente, finisce fuori rosa, e l’evento algherese sarà l’ultima occasione per vederlo in faccia, stringergli la mano, intervistarlo. Poi, il silenzio. A Sassari arriva Cusin, va via Cusin, si parla di altre novità (in entrata e uscita) a livello di organico, ma Tessitori è sempre lì, tesserato ma assente.

A canestro contro Cremona (foto: SardegnaSport)

A canestro contro Cremona (foto: SardegnaSport)

Ha lasciato la Sardegna, si allena da circa un mese nelle strutture della Stella Azzurra Roma, anche se svolge soltanto lavoro individuale e non partecipa alle sedute di squadra. Non è dato sapere se il soggiorno capitolino sia dovuto o voluto, nel senso di una scelta specifica del ragazzo, di certo c’è che le divergenze l’hanno portato lontano dall’Isola. Qualcuno giura di aver visto sgomberata l’abitazione dove era domiciliato a Sassari, ma anche questo è un dettaglio di poco conto. La Dinamo, in questo momento, è in una situazione complicata. Ha fatto un investimento di un certo tipo sul ragazzo, il quale non offre certo garanzie dal punto di vista fisico e cestistico, ma il contratto è pesante e uscirne per il club non è facile. Situazione di stallo, in attesa magari di un accordo tra le parti, che per quanto detto sopra non sono proprio vicinissime (eufemismo). Cosa fare? Si punta alla cessione, anche solo in prestito, ma trovare squadre che si accollino l’ingaggio (del tutto o in parte) non è facile, per non dire che è impossibile. Ecco perché le voci sono congelate, si è parlato di Veroli – che vanta una collaborazione con la Stella Azzurra, ma che probabilmente non ha le disponibilità finanziarie per coprire l’investimento – e Ferentino, in quel Lazio dove Tessitori si sta pian piano rimettendo in sesto. A Sassari intanto si lavora in cerca di una soluzione. Mai così nascosta…

Fabio Frongia e Roberto Rubiu

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