Cagliari-Empoli, le pagelle – Joao Pedro sorpresa, Mpoku non brilla. Brkic, che errore!

Brkic 5,5 - Nelle uscite alte raramente sbaglia, ma nel gol del pari realizzato da Vecino ha le sue responsabilità: se fosse rimasto in porta, probabilmente, Vecino non avrebbe mai trovato l’angolino giusto. Un errore che macchia indelebilmente la sua prestazione.

Balzano 6 – Guarito a tempo di record dopo il ritorno del mentore Zeman, è protagonista di una buona prova sulla corsia di destra. Meno propositivo del solito in avanti, anche perchè la stanchezza si fa sentire ben presto. Grida vendetta l’ultimo disimpegno sbagliato, che regala all’Empoli l’ultima chance sfruttata a dovere da Vecino.

Ceppitelli 5,5 – Non dà mai la sensazione di essere sicuro. Ogni pallone indirizzato verso l’area di rigore del Cagliari diventa un potenziale pericolo. Qualche salvataggio importante durante gli assalti empolesi nella seconda metà della ripresa non basta per arrivare alla sufficienza.

Diakitè 5,5 – La sua prova fa il paio con quella del compagno di reparto. Scalza Rossettini dall’undici di partenza, ma le cose non cambiano molto.

Murru 5,5 – Dopo un approccio un po’ timido, cresce alla distanza. Colpevole, assieme ai compagni di reparto, in occasione del pari di Vecino, che sbuca alle sue spalle.

Dessena 5 - Non gli si chiede certo la qualità in mezzo al campo, ma non sempre la generosità basta. Innumerervoli imprecisioni macchiano la sua prestazione, ben al di sotto della sufficienza. Dovrebbe essere uno dei leader di questa squadra, ma nella partita più importante dell’anno sbaglia praticamente tutto.

Crisetig 6,5 – Gioca lui, e il capitano si siede in panchina. La squadra ne giova, soprattutto per la prima ora di gioco. Poi il calo fisico fa abbassare i ritmi e l’Empoli viene prepotentemente fuori. Sicuro, ordinato, anche se con qualche disimpegno di troppo gettato alle ortiche. Degno di nota il suo lavoro in fase di copertura: è anche per merito suo se Saponara non incide.

Joao Pedro 6,5 - Più di qualcuno, vedendo il suo nome nell’undici titolare, avrà storto il naso. E invece la sblocca lui: un gol, peraltro di ottima fattura, con un tiro di giustezza che non lascia scampo a Sepe, e un palo direttamente da calcio di punizione. In mezzo tante buone cose, ma anche qualche imprecisione, specie quando indugia troppo prima di scaricare il pallone in direzione degli attaccanti.

Farias 6,5 - Il cambio in panchina sembra averlo galvanizzato: gioca con sicurezza, mette in crisi gli esterni empolesi con la sua straripante velocità. Peccato solo per qualche tocco di troppo e per le solite imprecisioni in fase di rifinitura dell’azione. Ma tutte le azioni più pericolose del Cagliari passano dai suoi piedi (dal 30′ s.t. Caio Rangel 5 – Un quarto d’ora in campo, ma non lo si vede praticamente mai).

Sau 6,5 – Archiviata in fretta l’esperienza da trequartista, torna al suo vero ruolo: quello di prima punta. E da tale si comporta, abbassandosi per ricevere palla, proponendosi per lo scambio veloce e cercando sempre l’affondo in velocità. Davvero pregevole, nel corso del primo tempo, la serie di finte con cui mette a sedere il suo avversario diretto per poi servire un assist d’oro a Mpoku che però spreca (dal 28′ del s.t. Cop 5 - Non riesce mai a tenere palla nel concitato finale).

Mpoku 5,5 – Non proprio a suo agio coi nuovi (per lui) dettami zemaniani: gli si chiede la profondità, mentre lui ama ricevere palla sui piedi per poi partire in slalom. Anche per questo motivo oggi non brilla come nelle ultime esibizioni (dal 35′ del s.t. Husbauer – s.v.)

all. Zeman 6 – Sono passati tre mesi dal termine della sua prima esperienza cagliaritana, ma i difetti di questa squadra continuano a essere gli stessi. Davanti si va che è un piacere, con almeno quattro o cinque occasioni da rete costruite in un tempo. Ma se non si capitalizza, ha poco senso recriminare. Nel finale si arrabbia quando vede che i suoi arretrano troppo, in preda a un mix di paura e stanchezza, ma non riesce a cambiare le cose.

Roberto Rubiu