Cagliari, Capuano: “Sono nato terzino sinistro. Nazionale? Lavoro per quello” (VIDEO)

Marco Capuano ai microfoni

Marco Capuano

Nella terza giornata di ritiro ad Aritzo è Marco Capuano a presentarsi ai microfoni dei giornalisti. Si inizia con il ricordo dell’ex sindaco e presidente rossoblù Delogu: “Abbiamo saputo della scomparsa di Mariano Delogu, persona che ha dato tanto alla città e alla società del Cagliari, ci uniamo al dolore della famiglia”.

Sei passato da Zeman a Rastelli, due filosofie molto diverse. “Il boemo – dice Capuano – ha la stessa da trent’anni a questa parte. O lo segui o non puoi stare con lui. Io sono stato fortunato perché ho vinto un campionato. Rastelli è stato un giocatore, si adegua più alle nostre esigenze perché ha vissuto le nostre stesse esperienze. Mi sono trovato bene con entrambi”.

Quali obiettivi ha Marco Capuano? “Per quanto riguarda la squadra speriamo di raggiungere la salvezza il prima possibile, per quanto riguarda me, mi alleno giorno per giorno, non posso fare pronostici”.

Tu e altri tuoi compagni non avete avuto grande fortuna nelle precedenti esperienze in massima serie. “Non siamo stati fortunati, è vero. Anche con il Pescara non è stato facile, una squadra molto giovane che ha avuto difficoltà a trovare compattezza. Con il Cagliari ci siamo imbattuti nell’annata storta che non capitava da anni, ci sta, ma siamo pronti a riscattarci facendo un buon campionato”.

Da terzino sinistro come ti vedi? L’anno scorso hai fatto molto bene. “Io sono disponibile, sono cresciuto terzino e poi mi sono accentrato, non avrei problemi in caso di necessità”. Il centro della difesa, invece, è la collocazione naturale di Bruno Alves che sta per arrivare. “Cosa porterà in dote? Sicuramente l’esperienza, ha un curriculum importante e per noi giovani può essere un esempio su cui puntare”. È un Cagliari che ha un buon mix tra giocatori giovani e d’esperienza. “Ci siamo rinforzati con l’esperienza perché per la Serie A è fondamentale, sappiamo che è una categoria molto difficile, lavoriamo bene ma siamo sereni in attesa delle amichevoli per misurare la preparazione”.

Ti vediamo molto attento durante gli allenamenti, con tanta voglia di fare e di migliorarti. “Sono sempre stato così – ammette – è solo stando attento durante l’allenamento che un giocatore può migliorare e sperare di giocare la domenica. Quest’anno stiamo cambiando approccio in fase difensiva: l’anno scorso privilegiavamo la marcatura a uomo, quest’anno lavoriamo sulla zona e sulle distanze tra di noi. Il ritiro è il momento migliore per sperimentare, provare, sbagliare e fare domande per capire come è meglio fare. Ci sono tante buone idee”.

Ci pensi ancora all’azzurro, tu che hai fatto molto bene nella nazionale giovanile? “Il sogno c’è  sempre, l’ambizione per un giocatore è tutto, io lavoro per quello, quello che verrà sarà tutto di guadagnato. Sono giovane, spero in buone annate e poi chissà...”.

 

 

dall’inviato ad Aritzo Fabio Frongia

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