‘Maledizione del 32′: Ceppitelli come Matri o sulle orme degli altri cinque?

Postato il 17 ago 2014
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Luca Ceppitelli

Luca Ceppitelli

Lo abbiamo visto ieri al fianco di Marco Capuano, mentre una settimana prima aveva bagnato l’esordio con la maglia (rossa) del Cagliari al fianco di Simone Benedetti. Luca Ceppitelli ha debuttato con 7 gol al passivo in due partite, e chissà se nei primi, bui minuti dell’avventura isolana abbia mai pensato a cosa vuol dire indossare la casacca numero 32 del Cagliari.

Il numero scelto dal difensore ex Bari è stato sulla schiena di altri sei giocatori, quasi tutti con poca fortuna. La speranza, ovviamente, è che Ceppitelli ripercorra le orme fortunate di Alessandro Matri, l’unico ad entusiasmare con quelle due cifre sulla maglia rossoblù. E che si tenga lontano dalle esperienze dei vari Penalba, Ceppelini e Casarini. A completare la lista ci sarebbero anche Rolando Bianchi e Adryan Tavares Oliveira: il primo, appena ventenne, protagonista di due tra le migliori annate dell’ultimo decennio cagliaritano, quelle targate Gianfranco Zola (39 presenze e 4 gol da 2003-2005); il secondo è già ai saluti dopo poco più di un semestre da promessa, l’ennesima, di Massimo Cellino. Il quale verrà raggiunto dal biondo brasiliano in quel di Leeds.

Ceppitelli, col 32, cercherà di emulare il suo modello, Alessandro Nesta, e obbedire ai dettami zemaniani, sempre particolari per i difensori. Il debutto non è stato dei migliori, ma fare meglio di Penalba (3 presenze e 0 gol nel 2006-2007), Ceppelini (8 presenze dal 2010 al 2013), Casarini (11 presenze e 1 gol nel 2012-2013) e Adryan non dovrebbe essere impresa ardua.

Tra i nuovi arrivati di quest’estate 2014, c’è Crisetig col numero 4, che fu portato (tra gli altri) da Modesto, Villa e Nainggolan. Il 9 di Longo, già di Mboma, Suazo e Dario Silva; il 12 di Capello, primo giocatore di movimento della storia rossoblù; del 17 di Farias, primo in Serie A e solo il secondo in assoluto dopo Modesto, abbiamo già parlato nei giorni scorsi, mentre Balzano raccoglierà l’eredità dei sardi Pani, Capone e Carrus con il numero 21. Storicamente non fortunato il 24 di Benedetti, che potrebbe già lasciare Cagliari: prima di lui il numero fu di Perico, Lupatelli, Shala, D’Agostino, Orlando, Conticchio, Pineda, Modesto e Albino. Più prestigioso il 27 di Cragno, già di Esposito, Vasari, Jeda, Minotti e Sau, mentre il 33 di Capuano è stato portato da Melis, De Angelis, Taccola, Puddu e Cotza.

Fabio Frongia

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