Mastinu, che gioia! “Non avevo ansia, nuovo ruolo aiuta”

Primo gol in Serie B per l’attaccante sassarese dello Spezia

Giuseppe Mastinu in azione con la maglia spezzina

Giuseppe Mastinu in azione con la maglia spezzina

Una gioia enorme, quel primo gol in Serie B tanto atteso e sfiorato, da quando nell’estate 2016 coronava il suo sogno di fare un altro deciso passo avanti nella sua carriera. Giuseppe Mastinu da Sassari, simbolo di quell’Olbia che si affacciava tra i professionisti (suo il gol alla Torres nella finale playoff di Serie D 2016), arrivava allo Spezia in un mix di stupore, felicità, incognite e scetticismo.



La prima stagione lo ha visto protagonista, a suon di ottime prestazioni e assist, volate e cross, atteggiamento di primo livello e l’assenza della ciliegina chiamata gol. E’ arrivato nel roboante 4-2 al Perugia in crisi, quello dei “cagliaritani” Han, Colombatto e Pajac, per una formazione ligure che vuole recitare un ruolo di protagonista in Serie B.

“Abbiamo fatto un grande passo in avanti rispetto a sabato scorso – dice Mastinu dopo il match, ovviamente personaggio sotto i riflettori -, sia dal punto di vista della prestazione che dal punto di vista mentale, ottenendo una vittoria davvero importante contro una squadra dotata di grandi valori tecnici e fisici. Questo successo deve essere un punto di partenza e ci deve infondere quella consapevolezza nei nostri mezzi che in questo campionato può davvero fare la differenza, dato che ogni partita bisogna lottare su ogni pallone per portare a casa l’intera posta in palio”.

Sulla gioia personale: “Sono molto felice di aver trovato finalmente il gol, era tanto che lo aspettavo, ma non ho mai vissuto l’attesa con ansia, perché alla fine quello che conta è il bene della squadra e tutti noi lavoriamo per il bene del gruppo”. Mister Fabio Gallo gli ha cucito addosso un ruolo diverso, più da attaccante: “Sono più vicino alla porta, ho meno vincoli dal punto di vista difensivo se non quello di marcare il mediano avversario, ho la libertà di allargarmi e puntare l’uomo, quindi normale che ci sia ancora da lavorare per interpretarlo sempre meglio, ma mi piace molto giocare tra le linee e farò il massimo per poter aiutare la squadra anche nei prossimi impegni”.



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