La statua impossibile

L’idea di un monumento per Gigi Riva è stata lanciata il 5 ottobre, ma la legge del 1927 la limita

Riva con Secchi al suo fianco

Riva con Secchi al suo fianco

Ha prevedibilmente fatto discutere l’iniziativa lanciata da alcuni tifosi del Cagliari, che lo scorso 5 ottobre hanno avanzato la proposta di erigere una statua in onore di Gigi Riva. Un incontro pubblico, precedentemente annunciato, aveva visto i vari Ferdinando Secchi (assessore comunale alle politiche sociali), Pietro Porcella (giornalista e papà d’arte), Giovanni Dore (avvocato ed ex consigliere comunale), Oliviero Salvago (direttore di banca) e Adriano Reginato (portiere di riserva di quella squadra che fece sognare) presentare le linee guida del progetto che deve iniziare il suo iter.



Dalla creazione di un’associazione per raccogliere fondi al fine di costruire la statua alla possibilità di partecipare come individuo, società commerciale o sportiva, passando per la costituzione di un comitato che raccolga proposte su come raffigurare Riva e dove posizionare l’opera finita. Tra le tante idee avanzate nel primo incontro al Bastione di Cagliari, ci furono anche Piazza Manlio Scopigno (adiacente all’Amsicora), il lungomare di Sant’Elia e la zona del nuovo, nascituro stadio rossoblù. E’ però importante ricordare un aspetto passato sotto traccia, o non considerato nelle varie discussioni fin qui intavolate nelle varie arene (reali e social): in aiuto arriva l’articolo 3 della legge 1188 del 23 giugno 1927, che recita come “nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente può essere dedicato in luogo pubblico od aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno 10 anni. Rispetto al luogo deve sentirsi il parere della Commissione provinciale per la conservazione dei monumenti”.  E ancora l’articolo 4 della legge di cui sopra, che precisa come “queste disposizioni non si applicano ai monumenti, lapidi o ricordi situati nei cimiteri, né a quelli dedicati nelle chiese a dignitari ecclesiastici o a benefattori”.

L’opera (tempo di costruzione previsto di circa 3 anni, ma si spera in qualcosa meno), previo parere positivo degli organi competenti indicati dalla legge, non potrebbe essere collocata in luogo pubblico fino a data destinarsi, augurandosi che questa sia lontanissima.

Fabio Frongia



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